Recensione: Death By Misadventure

Di Fabio Vellata - 26 Luglio 2009 - 0:00
Death By Misadventure
Band: Psychopunch
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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70

Caso più unico che raro di alta produttività legata a valori qualitativi sempre accettabili, gli Psychopunch – tra gli esponenti di hard n’roll scandinavo, meno conosciuti a queste latitudini – arrivano al ragguardevole traguardo dell’ottavo capitolo discografico in soli dieci anni di presenza sulle scene.

Il gradevole lay out di copertina – come già sperimentato sin dal 1999 – inondato di colori sgargianti e caratterizzato dalla grafica in stile “pop art”, è indice di continuità stilistica e preludio ad un approccio musicale che, per la contentezza degli estimatori, si presenta privo di variazioni o modifiche di particolare rilievo rispetto a quanto offerto nei numerosi album ed EP sin qui prodotti.

Il nome degli Psychopunch si propone ad ogni modo come meritevole di qualche attenzione anche agl’occhi ed orecchie di chi, per la prima volta, dovesse trovarsi ad avere a che fare con il quartetto di Västeras. Un menù a base di spassoso e vivace punk’n roll, condito da soluzioni melodiche di facile fruizione e ritornelli quanto possibile immediati è, infatti, l’ossatura base entro cui si sviluppano i dodici episodi in scaletta, mai eccessivamente impegnativi e pronti per una metabolizzazione veloce, rapidi, diretti e devoti, questa volta più che mai, all’unica ed imprescindibile causa del puro divertimento.
Lo stile, in alcuni frangenti, ricorda immancabilmente zio Lemmy ed i Motorhead ma, come da copione, è tutto ciò che di buono nel settore è fuoriuscito dalle lande nordiche in questi ultimi quindici – venti anni, a fare la parte del leone.
Hardcore Superstar, Hellacopters, Backyard Babies e primi D.A.D., non mancano di porre il proprio marchio qua e la nel songwriting, lasciando all’abilità del bravissimo singer JM (dalle vocals in tutto e per tutto, simili a quelle di Mr. Lordi) il compito di svariare, addizionando corpose dosi di grinta ed energia su canzoni che spaziano dall’hard rock al punk meno oltranzista, per sconfinare di tanto in tanto, in accenni quasi “surf” dal sapore decisamente estivo e festaiolo.

Brani esuberanti quali “All Through The Night”, “Misunderstood”, “Lost Highway”, “Maybe I’ll Stay” e “Before The World Goes Down”, non aggiungono alcunché alla storia del rock, ne si consegnano agli annali nella veste di pietre miliari d’irrinunciabile prestigio, ma sfidano la noia permettendosi di porgere agli ascoltatori una piacevole e ricreativa sferzata di musica saltellante ed in pieno “party style”, in cui i suoni sono buoni, i musicisti sanno il fatto loro ma le elucubrazioni sono bandite e l’unica cosa davvero necessaria è la voglia di ciondolare il capoccione al ritmo cadenzato della batteria del drummer Jocke.

Proprio come la schiettezza delle melodie condensate in “Death By Misadventure” non sono, in fondo, utili troppi giri di parole per definire ciò che gli Psychopunch hanno ancora una volta messo in circolazione.
Rock n’roll punkeggiante, spazzacervello e genuino, di quello che si ascolta in auto al massimo volume e che, nella sua evidente voglia di far caciara, acquisisce un senso compiuto in occasioni di divertimento in compagnia.

Insomma, se il rock n’roll fa per voi ed in luogo dei soliti noti, siete alla ricerca di qualche nome diverso dal solito per i vostri prossimi momenti di svago estivo, fate un pensiero agli Psychupunch.
Con buone probabilità sapranno offrirvi quel che state cercando.

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Tracklist:

01. All Through The Night
02. Another Feeling
03. Misunderstood
04. Lost Highway
05. Without You Here
06. Wheels Of Destruction
07. Maybe I’ll Stay
08. To The Other Side
09. Six Lonely Days
10. The Wall Falls Down
11. Under The Influence
12. Before The World Goes Down

Line Up:

JM – Voce / Chitarra
Joey – Chitarra / Cori
Jocke – Batteria
Lindell – Basso

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