Recensione: Defender Of Metal/Heroes Of Tomorrow [2 CD]

Di Stefano Ricetti - 20 Gennaio 2010 - 0:00
Defender Of Metal/Heroes Of Tomorrow [2 CD]
Band: Hellish War
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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67

Grazie all’incessante e indomito lavoro della label teutonica Pure Steel Records è disponibile sul mercato l’accoppiata Defender of Metal/Heroes of Tomorrow da parte dei brasiliani Hellish War, in versione rimasterizzata e con l’aggiunta di alcune bonus track. I Nostri emettono i primi vagiti a Campinas, nello stato di San Paolo, nel 1995. Bisogna attendere fino al 2001 per vederli su full length, precisamente con Defender Of Metal e altri sette anni per raddoppiare con l’autoprodotto  Heroes Of Tomorrow. Per la prima volta entrambe le uscite vengono appositamente confezionate per il mercato europeo, in un unico packaging.    

Defender Of Metal

La strumentale Into the Battle ha la grazia di un pachiderma durante una migrazione, per fortuna fra un passo – leggasi mazzata – e l’altro vi sono degli inserti melodici che riportano all’aura epica che i Manowar del tempo che fu sapevano scomodare. Hellish War è una colata lavica di acciaio puro scandita a forza di cori e controcori, guidati da un singer di razza come Roger Hammer. Le chitarre fanno il loro dovere e vanno addirittura oltre, riandando a certi riff immensi appartenuti agli Iron Maiden dei primi due dischi. I Running Wild non esistono più: lunga vita ai Running Wild, sempre e comunque. Per i tanti amanti della band di Rolf l’inno We Are Living For The Metal pare scritto appositamente per mai dimenticare la lezione degli uomini di Amburgo, anche se il pezzo risale a tempo fa. Un bagno di salute metallico, in pratica. Headbanging dal primo all’ultimo secondo. Punto e basta. Chitarre sferraglianti raddoppiate, urlo accompagnatorio e poi heavy metal “a bestia” fino al termine: il cliché è quello straclassico sentito centinaia di volte ma l’effetto è sempre devastante, infatti Defender of Metal colpisce direttamente al cuore senza alcuna pietà tramite l’impianto HM per antonomasia.

The Sign è letteralmente rubata agli svedesi Wolf  – o viceversa visto che questa è targata 2001 – per quanto attiene la parte più corposa, viceversa straborda di epica crassa durante le sezioni melodrammatiche. Gladiator scimmiotta – e nulla più – gli Helloween dei tempi d’oro, più che godibile la strumentale Into the Valhalla, Sacred Sword, come da titolo costituisce una virata verso l’eroica dei Manowar d’antan ma risulta troppo prolissa per lasciare un segno tangibile. Ancora dosi da cavallo importate dai Barbari di New York per quanto attiene la solare Memories Of a Metal e la susseguente Feeling of Warriors, meno pleonastica di quanto potrebbe apparire al primo ascolto. 

Heroes Of Tomorrow

Dopo essersi goduti fino in fondo Defender Of Metal sentire i pezzi di Heroes Of Tomorrow riporta ad assiomi del tipo: “E’ come passare una sigaretta Extra-extra-extra Light di qualsiasi marca a un uomo abituato a quelle trinciate forti senza filtro quando si ritrova in astinenza da fumo da qualche settimana, piuttosto che offrire un calice di vinello annacquato a un abituale bevitore di Cannonau  successivamente al fioretto di astinenza nel periodo quaresimale”, con tutto il rispetto per le “Light”, s’intende! L’essenza degli Hellish War risiede pressoché tutta nell’album d’esordio del 2001, le tredici tracce del disco targato 2008 costituiscono un surrogato, esattamente come i due esempi di cui sopra. Heroes Of Tomorrow è quindi “solamente” un disco ordinario, che sa tanto di Iron Maiden e già sentito migliaia di volte in ogni dove. I brasiliani dimostrano al mondo che hanno migliorato la Loro tecnica nell’uso degli strumenti ma perdono inesorabilmente quella carica grezza e genuina che aveva contraddistinto i solchi di Defender Of Metal, che costituisce una delle più fresche impennate in ambito HM ortodosso del 2009. Sempre riguardo quest’ultimo, peccato per la produzione di serie B.  
  
Gli Hellish War comunque dimostrano di suonare con il cuore e di crederci fino in fondo in una terra di sicuro non passata alla storia per essere culla di gruppi defender. Gloria a Loro, quindi!
   


Stefano “Steven Rich” Ricetti


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Tracklist:

Defender Of Metal:

01. Into The Battle
02. Hellish War
03. We Are Living For The Metal
04. Defender Of Metal
05. The Sign
06. Gladiator
07. Into The Valhalla
08. Sacred Sword
09. Memories Of A Metal
10. Feeling Of Warriors

Heroes Of Tomorrow:

01. The Law Of The Blade
02. Battle End
03. Straight From Hell
04. Die For Glory
05. Metal Forever
06. Son Of The King
07. Reasons
08. My Freedom
09. Destroyer
10. Awaken
11. Beyond
12. Heroes Of Tomorrow
13. Metal Forever (Strumentale)

Line-up:
Roger Hammer – Voce
Daniel Job – Chitarra, Keyboards
Daniel Person – Batteria
Alexandre Jr. (Xandão) – Basso
Vulcano – Chitarra


PS: per rendere giustizia alle due copertine si è scelto di proporle separatamente, invece che appaiate.

 

 

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