Recensione: Deguello Wartunes
Gli Hate squad tornano sulle scene e celebrano i loro 15 anni di carriera pubblicando questo Deguello Wartunes, disco che strizza
l’occhio al moshcore/metalcore degli esordi (quello degli Hatebreed per intenderci), ma che in realtà, nonostante le influenze
recenti che la band si vanta di aver seguito fin da tempi non sospetti, affonda le radici nella nobile arte del Thrash Metal.
Partecipazioni di prestigio, come ad esempio Marcus Bishoff degli Heaven Shall Burn, completano il quadro di un platter fatto per
tornare sulla vetta dopo una carrira forse non esaltante, ma che in realtà alla fine dimostra di avere qualità limitate rispetto alle
sue ambizioni.
Deguello Wartunes è un album prodotto indubbiamente per suonare moderno ed al passo con le mode attuali: cantato e chitarre sono in
linea con gli standard hardcore e portano in dote un’equalizzazione sulle medie ed alte frequenze che nel metallo estremo, soprattutto
death e affini, è ad oggi rifuggita come la peste, mentre invece è parte integrante del sound proprio di bands come ad esempio i
Converge. Non spaventatevi: nonostante gli Hate Squad strizzino l’occhio ad una certa scena essi rimangono comunque saldamente ancorati
al loro passato di thrashers e quindi la produzione diviene una via di mezzo tra questi due ambienti che, sebbene resti godibile, non
suona nè carne nè pesce. Un uguale discorso può essere fatto per quanto riguarda le canzoni che da una parte riprendono i già citati
Hatebreed ed i Walls of Jericho, ma dall’altra non presentano mai un breakdown o altri elementi tipici della musica di
quei gruppi. I problemi si manifestano proprio quando si constata come i nostri si mantengano in una terra di mezzo che, oltre a
rifiutare gli stilemi metalcore pur riprendendone la sonorità, non riesce nemmeno a ricreare in pieno le atmosfere thrash ottantiane, in
quanto i loro pezzi mancano dei classici cambi di ritmo, degli stop n go, delle ripartenze che hanno reso famosi gruppi come Metallica e
Pantera.
Un disco non eccezionale dunque questo Deguello Wartunes, che si salva grazie ad una tracklist in salita che, dopo un esordio con
pezzi che vorrebbero essere modaioli, ma risultano solo scialbi, risale lentamente parallelamente al ritorno degli Hate Squad su
sonorità più classiche e forse a loro più congeniali. Nonostante questo però nessun pezzo riesce a risultare particolarmente piacevole
od a farsi ricordare e ciò fa sì che in questa sede non si possa consigliare l’acquisto del platter, sebbene non si possa nemmeno
rifiutare la sufficienza ad una band non priva di talento.
Davide Iori
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Tracklist:
1- Deguello Wartunes
2- Rise Up
3- Killing Spree
4- At The End Alone
5- Anger From the Gutter
6- Aggro Manticore
7- Never Surrender… Die Fighting!
8- My War
9- Shank
10- Hannover H8core
11- Rivers of Blood