Recensione: Delusions

Di Silvia Graziola - 18 Aprile 2008 - 0:00
Delusions
Band: To-Mera
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
85

Cosa succederebbe se le partiture sincopate dei Meshuggah si unissero alle sperimentazioni Jazz degli Aghora e alle strutture Avantgarde quasi esasperate degli Unexpect? Il risultato di tutto questo porta il nome di un gruppo, To-Mera, e il titolo di un album, Delusions.

La band in questione è un quintetto inglese nato nel 2005 per volontà della cantante Julie Kiss, nota per la sua militanza con i prog metallers Without Face e dal bassista Lee Barrett, conosciuto per aver fatto parte del gruppo grindcore degli Extreme Noise Terror, dei Disgust (UK) e dei Mussolini Headkick. Una delle prime formazioni stabili di questa band vede i suoi fondatori affiancati dal chitarrista Tom MacLean e dal batterista Akos Pirisi, con cui viene pubblicato il primo demo, che suscita sin da subito i primi interessamenti da parte della Candlelight record.

Sono necessari pochi mesi a disposizione della band per permettergli di lavorare alacremente a del nuovo materiale, acquisire in pianta stabile nella sua lineup il tastierista Hugo Sheppard e incidere il suo primo album in studio, che vede la luce a metà 2006 con il titolo Transcendental. Poco prima della sua uscita però i To-Mera decidono in comune accordo la separazione con il loro batterista a causa della difficoltà a sostenere una collaborazione artistica a grande distanza; Akos Pirisi viene così sostituito da Paul Westwood, giusto in tempo per i primi concerti dal vivo di una certa importanza.

Dopo diciotto mesi il gruppo è pronto a presentare a inizio 2008 Delusions, il suo secondo lavoro, un disco più unico che raro nel suo genere, ricco di influenze e di sfumature che emergono con modalità diverse dopo ogni ascolto. L’ironia della sorte ha voluto che, pochi giorni dopo l’uscita ufficiale di questo nuovo album il bassista Lee Barrett lasciasse la band per problemi di lavoro, sostituito da Mark Harrington, conosciuto per la sua militanza nei Demagogue e nei Lost Legion.

Il nuovo album dei To-Mera è sicuramente un disco non di immediata assimilazione, a cui va dedicato il giusto spazio e ripetuti ascolti per essere compreso e che ogni volta è in grado di regalare emozioni nuove.

La prima cosa che l’ascoltatore incontra tra le tracce di Delusions sono i riff potenti di The Lie, sicuramente uno dei pezzi che meglio mostrano le abilità compositive e artistiche dei To-Mera, unendo la più totale sperimentazione ed eccentricità a una sorta di schizofrenia di gran classe, in grado di legare tra loro momenti musicali molto diversi all’interno di ogni canzone. L’accordatura molto bassa delle chitarre e la struttura sincopata delle partiture su cui esse si muovono fa pensare immediatamente al thrash ipertecnico dei Meshuggah, mentre le tastiere e il pianoforte che entrano subito dopo in scena ammiccano alle atmosfere cupe e misteriose di Awake dei Dream Theater; in particolare al brano The Mirror. Di grande impatto è l’ingresso in scena della voce di Julie Kiss, armoniosa e delicata che, con il forte contrasto che provoca, divide nettamente la canzone in due fasce parallele, camminando al di sopra del muro sonoro creato dagli strumenti all’unisono. L’eterogeneità di The Lie è dimostrata ancora una volta dalla rapida successione dei suoi stacchi musicali, ora diretti e violenti con tanto di blast beat tipici dell’Avantgarde e del Black Metal, ora delicati e sognanti, con suoni ovattati e chitarre pulite dal chiaro sapore Jazz. Altrettanto elaborati sono gli assoli strumentali, soprattutto di chitarra, che fanno capolino tra le partiture della canzone, pronte a dimostrare ancora una volta l’abilità dei cinque musicisti inglesi. Un’ulteriore metamorfosi trasforma il brano in una ritmica marziale, che si tuffa in un momento musicale dal sapore sinfonico, fatto da atmosfere ampie e dilatate, su cui danza la voce di Julie, tra partiture che strizzano l’occhio ai Symphony X, riprendendo poi il lato più aggressivo e violento dei primi minuti.

Con le tracce successive lo stile compositivo dei To-Mera abbandona i lidi Avantgarde e black metal in favore di partiture dall’impatto meno violento in cui, tra le altre cose, sparisce l’uso del blast beat, in favore di soluzioni più legate al progressive, seppur mantenendo una forte personalità che rende questo tipo di musica più unico che raro. Questo tratto appare evidente in brani come il successivo Mirage e Inside The Hourglass, dove i potenti riff di chitarra, sincopati e spigolosi, vengono annodati su un tappeto di tastiere che ricordano ancora una volta i primi Dream Theater e, talvolta, i Sun Caged nelle parti all’unisono. Ancora una volta il gruppo inglese gioca con la forma canzone, destrutturandola e arricchendola con molti inserti musicali di ogni tipo, ora inserendo delle linee di pianoforte, ora dei momenti di distensione, ora assoli furiosi. Di particolare effetto sono ancora una volta le parti Jazz con cui il gruppo si serve per distanziare tra loro i momenti più aggressivi, come accade in The Glory Of A New Day, la cui lunga divagazione strumentale provoca quasi un effetto di straniamento da parte di chi lo ascolta, cullato dal lato più dolce della voce della sua cantante.

I To-Mera però non sono solo questo: i To-Mera sanno anche mettere in musica il loro lato più riflessivo e delicato, ed è esattamente quel che accade con A Sorrow To Kill e Temptation, i due brani lenti del disco, fondendo la voce di Julie con le partiture di pianoforte e di sax, intervallandole con rapide incursioni degli altri strumenti che, con la loro energia quasi brutale, hanno la funzione di creare uno stacco tra le parti lente, quasi come uno specchio invertito della struttura degli altri brani.

In ultima analisi Delusions è un album raffinato e innovativo, con al suo interno molte idee che non possono passare inosservate; l’ultimo lavoro in ordine di tempo dei To-Mera richiede molti ascolti per essere apprezzato e, ogni volta è in grado di far scoprire qualche cosa di nuovo. Un disco sicuramente non per tutti, che richiede attenzione e pazienza ma che saprà ricompensare in ottimo modo tutto il tempo che gli verrà dedicato.

Silvia “VentoGrigio” Graziola

Tracklist:

1. The Lie (07:29)
2. Mirage (07:11)
3. The Glory of a New Day (08:24)
4. Inside the Hourglass (08:19)
5. A Sorrow To Kill (08:03)
6. Asylum (05:40)
7. Fallen From Grace (08:18)

8. Temptation (08:40)

Formazione:

Julie Kiss: Voce
Tom MacLean: Chitarra
Lee Barrett: Basso
Paul Westwood: Batteria
Hugo Sheppard: Tastiera

Ultimi album di To-Mera

Band: To-Mera
Genere:
Anno: 2008
85