Recensione: Demo [EP]

Band: 5th Element

Demo

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Anno: 2010

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75

Dalla mente di Raffaele “Raffo” Albanese, a fine 2009, nasce il progetto 5th Element che, come primo obiettivo, si pone la realizzazione del full-length “Make The Difference”, di cui questo demo ne rappresenta una gustosa anteprima specificamente realizzata per le case discografiche.
Parteciperanno al progetto, le cui musiche saranno scritte unicamente da Albanese che si occuperà anche delle chitarre e delle parti vocali, numerosi ospiti di livello internazionale, di cui uno, Roberto Tiranti, è già presente nell’EP. Il tutto, coordinato dalla produzione di Giulio Capone presso gli Old Ones Studios.

Senza tanti preamboli ci pensa l’artwork, coloratissimo, a dar l’idea della musica proposta: power metal poderoso, pieno, carnoso. Debordante di melodia scintillante, dal mood trionfante e dai suoni di gran classe. Su quest’ultimo aspetto non si dovrebbero avere dei dubbi nemmeno a priori (visti i musicisti), ma comunque ascoltare direttamente è sempre la cosa migliore; e l’ascolto mantiene fede alle promesse. Il genere è puro nonché incontaminato nelle sue caratteristiche più classiche: tastiere di ampio respiro, utilizzate in modo massiccio sia nella fase di costruzione della struttura musicale, sia in quella di rifinitura; tanto che sulle chitarre non ricade, come spesso accade, l’unica responsabilità dei motivi portanti. Chitarre comunque adeguate al genere sia per la consistenza della ritmica sia per l’agilità dei soli. La sezione motrice pulsa generosamente senza fossilizzarsi sull’abusato, monotono quattro quarti in doppia cassa; con il basso impegnato a girare attorno agli accordi principali non limitandosi quindi alla sola reiterazione degli stessi. Sound esplosivo, pertanto, senza essere né ridondante né stucchevole; pur ammantandosi di una pomposità calda e cristallina.
Quello che tuttavia rende i 5th Element veramente degni di avere una chanche, è la qualità del songwriting. Alla fine dei conti, quel che importa – specialmente in questo genere – è sì l’impatto complessivo, ma anche il singolo brano. E qui la capacità di scrivere buone canzoni c’è tutta. Canzoni accattivanti, piacevoli e varie, da far venir voglia di ripetere i passaggi. In particolare, la più riuscita appare “One In A Million”, trascinante, veloce e dalle melodie un po’ dissonanti; interpretata in maniera esplosiva da Tiranti, che l’afferra per mano guidandola dall’interessante strofa sino al maestoso ritornello. Un must da sfruttare soprattutto dal vivo per via, anche, del trascinante lead-guitar di Albanese. Albanese che, in occasione di “Solitude”, azzecca un main-riff avvincente, che caratterizza fortemente la song assieme alle alte tonalità delle linee vocali. “Silk Knives” lascia intravedere un umore vagamente melanconico, preludio della semi-ballad “Farewell For Everday”, dal chorus un po’ «lamentoso». Chiude il demo “The 5th Element”, meno orecchiabile degli altri brani, bilanciando ciò con una cadenza ed epicità adeguate al miglior heavy.  

Se le premesse son queste, “Make The Difference” terrà fede al nome. Non manca nulla, infatti, all’opera di Albanese: il power proposto è impeccabile nel rispetto degli stilemi del caso, riuscendo nonostante questo a sviscerare la propria personalità. Le canzoni, inoltre, si dimostrano adulte, già pronte per sfidare la scena senza timore. Si consiglia solo di insistere sulla potenza e sulla melodia, evitando – magari – di forzare la stessa con ritornelli apparentemente «troppo studiati».

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Track-list:
1. One In A Million 4:35
2. Solitude 3:38
3. Silk Knives 3:53
4. Farewell For Everday 3:32
5. The 5th Element 4:24

Line-up:
Raffaele “Raffo” Albanese – Guitar and Vocals
Santo Clemenzi – Bass
Giulio Capone – Keyboards

Guest:
Roberto Tiranti – Vocals