Recensione: Demon [EP]
“Demon” è l’EP di esordio degli svedesi Maligner, una band che probabilmente farà parlare di sé nei circuiti underground della musica estrema europea. “Demon” suona davvero feroce, grezzo, ma agile e tagliente. Il songwriting è il perfetto connunbio delle idee che hanno dato origine al thrash metal teutonico di metà anni Ottanta e del primigenio Swedish death metal: pochi accorgimenti compositivi, ma tanta violenza.
Pensate quindi di ascoltare, fuse in un unico prodotto, le aspirazioni ed attitudini dei primi Unleashed e Kreator. La macchina dei Maligner è quindi pronta a partire! Buttateci sopra badilate di entusiasmo, un pizzico di malattia mentale alla guida e schiacciate per bene il piede sull’acceleratore dei bpm. Ecco che esce roboante questo mini di esordio che, sì dura poco, ma lascia il segno, sopratutto per la spontaneità. I pezzi scorropno velocissimi, cantanti con veemenza senza soffermarsi in ‘inutili’ orpelli compositivi. Il terzetto ha davvero attitudine e sembra averne tante da raccontare ancora.
Se questo è solo l’inizio, non vediamo l’ora di ascoltare il full-length di debutto. “Demon” è quindi un validissimo prodotto che si va a collocare, con buone prospettive, all’interno dell’attuale (ri)fiorente scena death/thrash europea. Gli amanti del genere sono avvisati.
Lo troverete in uscita in versione CD via Unspeakable Axe Records. E, dato il contesto musicale lercio e stradaiolo in cui bazzica con molta probabilità il gruppo, ovviamente non poteva mancare anche la versione musicassetta che troverete però in uscita tramite Blood Harvest Records. Band da tenere sott’occhio.
Nicola Furlan