Recensione: Descension

Di Alessandro Calvi - 4 Dicembre 2006 - 0:00
Descension
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Anno: 2006
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75

Qualcuno dice che solo i norvegesi sanno suonare veramente black metal, e che tutti gli altri che si cimentino in questo genere siano destinati a conseguire risultati, se non mediocri, quantomeno non all’altezza dei propri colleghi di Oslo e dintorni. In effetti questi finlandesi, che rispondono al lunghissimo nome di “Twilight Ophera and the Order of the Sanguine Diadem”, non fanno esattamente black (incorporando pesanti influenze death), ma non sono lo stesso proprio niente male.

Si comincia subito con il piede ben piantato sull’acceleratore con “Charagma”, vera e propria aggressione sonora a base di batteria, chitarre e basso, in cui ben poco spazio (se non proprio nessuno, difatti è solo con un certo sforzo che si indovinano le tastiere di sfondo a tutto il resto) è lasciato ad altri strumenti. Curioso e interessante l’uso della voce pulita nella parte centrale del brano che non fa perdere nulla della cattiveria del pezzo, così come l’inserimento dei cori di sapore lirico sul finale.
Decisamente diversa e più orientata alla melodia, la successiva “Hollow Movements of Flesh”, che presenta diversi cambi di tempo e l’alternarsi di alcuni stili di cantato, con il risultato conseguito di rendere la canzone molto varia. Al contrario “Suicide Harlequin” risulta una canzone classica che gioca le sue carte nell’avvicendarsi di cantato in scream e growl e negli accompagnamenti sinfonici avvalendosi di un songwriting sperimentato. La canzone si lascia comunque ascoltare bene senza annoiare l’ascoltatore.
Di “Mirage of Moira” colpisce subito il ritornello molto orecchiabile, che, nonostante il cantato growl, sembra quasi estratto da un brano power. Proprio al centro del disco, i Twilight Ophera decidono di piazzare il proprio pezzo forte, questa “Born of Brimstone Womb” che con i suoi sette minuti e mezzo è la canzone più lunga del cd. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare è anche la traccia con il testo più corto e che quindi lascia maggiore spazio alla musica per esprimersi appieno. In essa si trovano mescolate diverse anime che sono altrettante fonti di ispirazione per il gruppo, ma che finora in scaletta non avevamo sentito esprimersi appieno. Quindi largo spazio a cambi di tempo e di voce, ma anche a partiture sinfoniche molto epiche e a passaggi gothic d’atmosfera accompagnati esclusivamente dai violini.
Meno elaborata, anche se dalla discreta durata, “Sanguine Diadem” che da in parte nome al gruppo. Passata la metà dell’album sembra quasi che il gruppo si sia sbloccato e abbia deciso di mettere meglio in luce le proprie carte. Una canzone che quindi non punta solo sulla velocità e su un songwriting marcatamente black, ma presenta, anche se non sviluppate bene come nel precedente pezzo, diverse delle caratteristiche che avevano reso “Born…” probabilmente il brano migliore del disco.
Decisamente più dirette le successive “Sulphur Spiral” e “Wraith Reveries”, in particolare si segnala “Syn” che inizia come una vera e propria mazzata nei denti, per poi cambiare e inserire passaggi più lenti e presentare anche una discreta varietà di stili nell’uso della voce.
Si chiude infine con “Silhouettes of Paradox Craft”, lungo brano che con i suoi sei minuti e mezzo è il secondo per durata del disco. Anche in questo caso, come nelle precedenti due canzoni lunghe, non mancano i cambi di tempo e di stile. Oltre naturalmente alle soluzioni capaci di far rizzare le orecchie a chi se ne intende che potrebbero decretare il salto definitivo di qualità per questo gruppo se decidesse di comporre sempre in questo modo.

In conclusione i Twilight Ophera sfornano un disco che, pur rimanendo a una certa distanza dai grandi classici del genere e senza proporre geniali innovazioni, scorre molto bene, forte anche di una vita d’ascolto più alta della media. Merito sicuramente da una parte di una certa varietà nel songwriting della band, ma soprattutto della qualità intrinseca della musica proposta.

Tracklist:
01 Charagma
02 Hollow Movements of Flesh
03 Suicide Harlequin
04 Mirage of Moira
05 Born of Brimstone Womb
06 Sanguine Diadem
07 Sulphur Spiral
08 Wraith Reveries
09 Syn
10 Silhouettes of Paradox Craft

Alex “Engash-Krul” Calvi

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Anno: 2006
75