Recensione: Desire And Truth
Seconda esperienza in solitaria per Erol Sora, chitarrista canadese già alle prese con un primo capitolo discografico – “Demented Honour” edito nel corso del 2006 – noto principalmente per la militanza nei ranghi della John Lawton Band e del Lawton Dunning Project, formazioni assemblate dal celebre ex singer degli Uriah Heep agli albori del nuovo millennio.
Il nuovo “Desire and Truth” si presenta nella forma esplicita e diretta di un tributo alle tante muse ispiratrici che hanno costellato il percorso artistico del guitar player nord americano. Molto “anni settanta” con qualche imbeccata ottantiana, il disco si distende lungo una serie di riferimenti che chiamano in causa Thin Lizzy, Msg ma soprattutto e con estrema chiarezza, gli UFO dell’epoca Schenker, prima ed insostituibile influenza radicata nel profondo di uno stile di composizione che non omaggia fantasia ed inventiva, prediligendo piuttosto sentieri del tutto consolidati e manieristici.
Pochissime sorprese, uno o due brani un po’ sopra la media, ottima resa strumentale – elemento ormai irrinunciabile – ed un songwriting che contribuisce alla costruzione di un album solido e di qualità dignitosa, seppure nemmeno per un istante classificabile come di prima fascia.
Aspetto di maggior spicco, il notevole guitar work di Sora, probabilmente più adatto al semplice ruolo di prezioso musicista che non di compositore e frontman. Vicino alle “pennate” di grandi eroi quali lo stesso Michael Schenker, Ritchie Blackmore e John Sykes, l’approccio esuberante e grintoso non lesina in energia ed impatto, conferendo a “Desire And Truth” un pregevole taglio chitarristico che sopperisce in larga misura alla grossa carenza in termini di creatività ed estro puro, descritta poc’anzi.
Non malvagie e tutto sommato ascoltabili, canzoni “oneste” come l’iniziale “Taste of Rock & Roll”, “Winter”, “Diamonds in The Wind” e “Invitation” lanciano manciate di riff old school senza alcun dubbio piacevoli all’orecchio, racchiusi in ambientazioni dal sapore spiccatamente retrò che hanno il non indifferente merito di richiamare alla memoria atmosfere forse un po’ fuori “moda”, ma dal fascino intatto, condite da una tangibile e vivida genuinità che ne sancisce la discreta riuscita.
Nota stonata – in un complesso come detto, non di grande enfasi ed ispirazione ma comunque onorevole – la voce di Sora, in effetti, poco espressiva e dai toni talora gutturali, non molto consona nel conferire slancio e brillantezza ad armonie rocciose che avrebbero tratto maggior giovamento da un’interpretazione più personale ed incisiva.
Non si ravvisano in buona sostanza, gli ingredienti e le caratteristiche di un prodotto imprescindibile o da suggerire senza riserve. La qualità non è di marca “superiore”, la confezione è buona ma non eccelsa, ed il valore definitivo di “Desire and Truth” si attesta su di un livello più che sufficiente e nulla più.
Ai vecchissimi estimatori di UFO e MSG l’operazione non dispiacerà. Agli altri, neo adepti alla causa dell’hard rock in primis, il menù potrà invece risultare un po’ insipido e privo di particolari motivi d’interesse.
Un minimo di cautela preventiva, è insomma più che consigliata.
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Tracklist:
01. Taste Of Rock & Roll
02. The Storm Has Just Begun
03. What’s It Gotta Do With You And Me
04. Winter
05. When You’re Gone
06. Diamonds In The Wind
07. Invitation
08. Stop Messin’ Around
09. Rock & Roll Dog
10. When You Gonna Love Me
Line Up:
Erol Sora – Voce / Chitarra
Jason Solyom – Batteria
Brendan Mooney – Basso
Gregory Macdonald – Tastiere