Recensione: Despise the Sun
Che il death metal sia nato e proliferato negli U.S.A è ormai risaputo. Che Tampa e le zone limitrofe ne siano la culla è abbastanza evidente. Ma anche in quel di New York City sono state scritte pagine importanti per questo genere, i Suffocation ad esempio se ne possono definire padri co-fondatori, insieme ad altre band di allora, grazie a lavori come Human Waste, Effigy of the Forgotten, Breeding the Spawn, Pierced from Within ed il CD in questione.
Il quintetto ( formato da Doug Cerrito e Terrance Hobbs alle chitarre, Frank Mullen alla voce, Chris Richards al basso e Dave Curloss alla batteria) si è ormai sciolto da un po’ di anni, tuttavia è da poco uscita la ristampa di Despise the Sun, puro, purissimo brutal death old school che almeno una volta nella vita bisogna ascoltare, se non altro per capire da cosa, tutto ha avuto inizio.
Le cinque canzoni incluse nel CD, ragazzi miei, spaccano come poche. Innanzi tutto bisogna dire che qui la melodia è prossima allo zero assoluto, se ne hanno solo alcuni accenni,abbozzati dalle due chitarre, all’inizio della opener track Funeral Inception e in pochi altri luoghi. Ma in fin dei conti così deve essere, no?
La tecnica è indiscutibile: tra “doppia”, controtempi e riff tanto malvagi e potenti quanto semplici, riesce a dare un tiro veramente da carneficina ad ogni singola song.
Per la voce, il primo confronto che mi è venuto in mente è stato con il cantante dei primi Monstrosity, anche se forse quella di Mullen risulta leggermente più pulita.
Tutte e 5 le tracks scorrono su questi binari, non c’è molta differenza, o qualche innovazione in una di esse, questo disco è l’effige dell’ old style!
Problemuccio non di poco conto è che essendo cinque le song, e durando in media tre minuti l’una, il disco non va oltre i diciassette minuti, un po’ pochino se vogliamo.
Sta a voi decidere se comprarlo o no, io ho cercato solamente di spiegarvi cosa vi potrete aspettare da questo Despise The Sun. Il voto finale terrà conto anche della brevità del disco, che visto il costo non è affatto un aspetto secondario, parlando solo in termini di qualità sonora, di storia e di violenza potrebbe starci tranquillamente anche un 80 e forse anche più.
Tracklist:
1. Funeral Inception
2. Devoid of Truth
3. Despise the Sun
4. Bloodchurn
5. Catatonia
Flavio “Alkaflatz” Alessandrelli.