Recensione: Detonator
Wow, bisogna dire che i sudafricani Disarmageddon conoscono la materia.
‘Detonator’, EP pubblicato in data 8 ottobre 2021, è un concentrato di quel roboante ed energico Thrash Metal suonato, a circa metà anni ’80, da band come Anthrax, Metallica, Flotsam and Jetsam, Heathen e dagli australiani Mortal Sin.
Irruenti e veloci, ma non fuori controllo, i Disarmageddon aggrediscono per mezzo di una tecnica di qualità chirurgica, sostituendo al bisturi dei precisi e affilati insiemi di riff e melodie.
Ancora una volta devo ripetere quanto già scritto in altre mie recensioni riguardanti giovani band che attingono dall’antico: i Disarmageddon non inventano nulla, ma esprimono una dedizione tale verso quell’epoca classica ed incredibile dove tutto sorprendeva che non possono lasciare indifferenti. Con ‘Detonator’ si torna al momento in cui tutto era in fermento e fa piacere che questa emozione sia scatenata da una band giovane, che, pur non appartenendo a quel periodo, lo assimila, lo comprende e ne manifesta l’essenza.
Bisogna anche dire che il combo riesce a fare questo perché, nella propria faretra, ha delle frecce molto appuntite.
Prima di tutto la voce di Jay Troskie, fuori dalle righe quanto lo era quella di Joy Belladonna all’epoca che si era fatto conoscere con ‘Spreading the Disease’ (non che adesso non lo sia, beninteso): prepotente e determinata ma di classe, molto interpretativa e ben propensa ai toni alti. Nella realtà, per questi serve ancora un minimo di ‘registrazione’, ma ci siamo … questo giovane Metalhead è destinato a lasciare il segno …
Poi la sezione ritmica, curata dal batterista Desmond Cook e dal bassista Ashish Seetharam, ligia nel creare un fondo sonoro pari a quello del tuono che anticipa la tempesta, ed infine il lavoro delle due asce: preciso, articolato e denso di assoli ben piazzati, con gli stili di Matthew Jordaan e Lance von Buddenbrock ben riconoscibili.
Una band completa, il cui difetto principale è quello di essersi già sciolta. Ehhh … sì, le fonti ci dicono questo e che ‘Detonator’ è un EP postumo che comprende alcuni brani che dovevano far parte del Full-length di debutto, mai uscito.
Se ciò è vero, se non è una trovata pubblicitaria (che troverei un po’ offensiva ed irrispettosa a dire il vero), questo è un vero peccato.
La pugnalata inferta dalla prepotente ‘Homeland Insecurity’, la rabbia vulcanica che viene fuori dalla determinata ‘Warpath’, l’energia esplosiva dell’ipercinetica ‘Guerrilla Tactis’, la stratigrafia sonora della strumentale ‘Kamikaze’ e la vigorosa Title Track ci dicono che il potenziale di questa band sarebbe altissimo … anche se magari dovrebbe un po’ distanziarsi dal ‘modello Anthrax’ per acquisire maggiore personalità.
Staremo a vedere … non possiamo fare altro.
‘Detonator’ è stato mixato e masterizzato da Lance von Buddenbrock, autore anche dall’apocalittico Artwork.