Recensione: Deviance
Una clamorosa svista?
Altri motivi non se vedono, infatti, per giustificare il fatto che i WEB non abbiano in mano un contratto discografico decente. I portoghesi, attivi da ben venticinque anni, hanno sin’ora inciso due album di cui uno, “Deviance”, l’ultimo, è l’oggetto della presente recensione.
Un album autoprodotto dall’ineccepibile taglio professionale. Missato, masterizzato e prodotto (in collaborazione con il gruppo stesso) da Paulo Lopes presso i SoundVision Sudios di Porto, il CD mostra di che pasta sia fatto già dall’artwork (curato da Jorge Martins), coerente con gli standard qualitativi posseduti dalle migliori manifatture in ambito metal.
Non solo, ovviamente. Anche il suono è in linea con quanto di meglio ci sia in giro: potente, pulito, chiaro e frizzante, non fa rimpiangere per niente le elaborazioni ufficiali. Anzi, è difficile trovare di meglio anche fra quanto proposto dalle etichette più importanti.
Non da meno è il sound, perfettamente bilanciato fra gli antitetici concetti di conformismo e modernità. Si sente l’old school a mo’ di zoccolo duro del sound medesimo, ma si percepiscono bene anche le influenze che hanno contaminato l’originario impianto stilistico del thrash. Con le tentazioni melodiche del post thrash/groove metal a fare capolino fra i rocciosi riff che costituiscono la robusta struttura delle scale musicali dei vari brani. Ottima la prestazione complessiva dei musicisti a partire da Fernando Martins, assai abile a interpretare le linee vocali con personalità e decisione; evitando di esagerare sia con l’aggressività, sia con gli orpelli accattivanti. Il suo timbro vocale, caratteristico, lega assieme un po’ il tutto, facendo sì che le varie contaminazioni confluiscano in un’unica soluzione stilistica: il cosiddetto ‘marchio di fabbrica’.
I Nostri sono quindi musicisti completi, in grado di assicurare la giusta professionalità in sede di esecuzione e la dovuta vivacità artistica. Non a caso è altrettanto soddisfacente il guitarwork della coppia Victor Matos/Filipe Ferreira, completo in tutte le sue sfaccettature ritmiche e solistiche (davvero raffinati, i lead guitar). Con Martins che è, anche, un buon bassista: in tale veste, assieme al drumming di Pedro Soares, forma una sezione propulsiva irreprensibilmente precisa e fantasiosa.
Fantasia che si sviluppa in nove canzoni, piuttosto lunghe, per una durata, infatti, di oltre cinquanta minuti. Un intervallo temporale che, se non sfruttato a dovere, comporta il rischio di annoiare l’ascoltatore. Invece questo non succede grazie all’innegabile bontà del songwriting, capace di generare song la cui peculiarità è proprio la molteplicità delle idee trasformate in note. Fra i pezzi, tutti meritevoli d’attenzione, spiccano l’assatanata “Beautiful Obsession”, retta da un devastante main riff; “The Journey”, complesso e lento giro – dall’incedere di estrazione doom – fra le lande desolate della solitudine interiore; “Mortal Soul”, che rimanda un po’ agli episodi più ragionati degli Slayer; la melodica “Resilient Casket” e la dissonante, voivodiana “Awake”. Oltre alla potenza e alla velocità, quindi, non manca l’approfondimento delle emozioni, per un mood corposo e tendente al grigio.
Chiudendo il discorso, si torna al punto di partenza: i WEB meritano la gratificazione di una distribuzione professionale. In questo periodo, non sono poi molti gli ensemble in grado di interpretare così bene il thrash metal moderno, con i piedi ben saldi nel presente e nel contempo con un occhio rivolto al passato. “Deviance” è il trait d’union ideale fra i thrasher più intransigenti e i metalhead in genere: da avere a tutti i costi.
Garantito.
Daniele “dani66” D’Adamo
Discutine sul forum nel topic relativo!
Track-list:
1. Life Aggression 5:10
2. Mortal Soul 5:02
3. Resilient Casket 4:36
4. Awake 4:15
5. As We Crawl 6:05
6. House Of Salvation 6:59
7. (In)Sanity 5:07
8. Beautiful Obsession 3:07
9. The Journey 10:55
All tracks 51 min.
Line-up:
Fernando Martins – Vocals, bass
Victor Matos – Guitars
Filipe Ferreira – Guitars
Pedro Soares – Drums, percussion