Recensione: Deviant Current Signal

Band: Hacride

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Anno: 2005

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70

In una recente chiacchierata con Tomas Haake dei
Meshuggah mi era capitato di discutere del fatto che raramente si è trovata una
band che seguisse lo stile creato dal gruppo svedese, forse per la difficoltà
ed unicità del loro suono: una di esse poteva essere quella degli Scarve,
francesi e visti di recente proprio di spalla ad Haake & co. Questi Hacride,
guarda caso francesi anch’essi, portano il discorso anche oltre, sperimentando
una commistione di tutto ciò che nel metal estremo odierno è percepito come
“avantgarde”, come appunto Meshuggah ma anche Strapping Young Lad: il
mix cui danno vita è però tanto personale da lasciarci il sospetto che ci si
possa trovare davanti ad una vera e propria rivelazione per il futuro, se
sapranno limare le svariate imperfezioni da inesperienza che denotano.

Una copertina bella e lugubre ci introduce ad un album dal feeling
futuristico, nevrotico ed estremamente cupo: il che non impedisce di inserire
nella sua breve tracklist una serie variegata di sensazioni ed affreschi. Le
ritmiche convulse, il riffing spezzato, certe melodie particolarmente
imprevedibili sono la tela su cui gli Hacride dipingono la loro angoscia,
rimandando a tutti e nessuno. Inserti come minimo originali, come il sax su un
brano, portano a pensare che la band voglia ridefinire certi canoni dall’interno
del genere, con un suono sì violento, ma anche estremamente progressivo.

Tra riffoni thrash, parentesi industrial/ambient
inserite sul tappeto ritmico e melodie fischiettate, Deviant Current
Signal si aggiudica il premio per il disco più sorprendente proveniente
dall’underground negli ultimi mesi. Che la Francia sia la nuova frontiera
dell’avanguardia industrial metal? Staremo a vedere intanto se gli Hacride
confermeranno le aspettative, dopo gli ottimi sei brani nuovi (e due da demo) di
questo interessantissimo debutto.

Alberto
‘Hellbound’ Fittarelli

Tracklist:

01 – Human Monster
02 – TYPO
03 – This Place
04 – Polarity
05 – Flesh Lives On
06 – Protect
07 – Cold (Demo Version)
08 – Down (Demo Version)