Recensione: Devil’s Ground
Con questo “Devil’s Ground” i Primal Fear ritornano sul mercato con la loro settima uscita; pur rimanendo sul tipico stile della band di Scheepers e soci, questo nuovo lavoro si presenta decisamente meglio studiato e suonato, prova della notevole maturazione artistica di questi musicisti durante gli anni.
I brani sono un sapiente mix di violenza allo stato puro dettato dalle chitarre distorte ed aggressive e di melodia che riveste senza alcun dubbio il life motif all’interno di tutto il lavoro; a completare questo mix abbiamo dei cori studiati quasi alla perfezione che rimangono impressi nella mente fin dal primo ascolto fino ad avere la possibilità di diventare in futuro un “metal hymn” come nel caso dell’opener “Metal is Forever” in cui l’ascoltatore è portato a cantare il ritornello a squarciagola tanto è bello e facilmente memorizzabile.
In alcuni passaggi del cd è presente un’impronta tipicamente anni ’80 inglese (NWOBHM per intenderci) come nel caso di “Suicide and Mania” in cui il ritornello ci riporta indietro di una ventina d’anni senza però risultare un copia della musica dell’epoca. Ancora abbastanza evidente in alcune parti il passato di Scheepers nei Gamma Ray soprattutto per quanto riguarda alcuni riff e melodie che a tratti sembrano essere già state ascoltate in precedenza.
Questo non vale per brani come “The Healer”, senza dubbio tra i migliori di tutti i 12 presenti nel cd in cui la potenza della strofa lascia spazio ad un ritornello melodico e riflessivo atto quasi a descrivere il mondo fantastico che spesso viene trattato nei testi della band tedesca.
La voce di Scheepers è sempre urlata e stridente al punto giusto senza mai risultare fastidiosa o esageratamente esasperata e ci dà prova di ottime capacità tecniche grazie ai repentini passaggi da momenti gridati ad altri puliti e molto piacevoli senza mai risultare lagnosi.
La sezione ritmica costituita da Sinner e Black riesce senza troppi problemi a riempire perfettamente i pochi buchi sonori lasciati dagli altri strumenti e dà una carica notevole ai brani che risultano così quasi perfetti sotto tutti gli aspetti.
Unica vera pecca di tutto il lavoro è la mancanza di elementi particolarmente distintivi ed originali, ma credo che in un genere come quello proposto dai Primal Fear, tutto ciò può essere visto più come un pregio che come un difetto; l’album quindi piacerà maggiormente ai nostalgici del metal old stile visto che il lavoro è stato paragonato da alcuni critici ai dischi di Iron Maiden e Judas Priest pubblicati negli anni ottanta.
In conclusione questo “Devil’s Ground” è un buonissimo cd di classic metal che non ha pretese di essere particolarmente originale ma che arriva direttamente alla testa e al cuore con la sua semplicità e schematicità senza però tralasciare la giusta dose di potenza e melodia che si mischiano perfettamente per tutta la durata del lavoro. Quindi appassionati del genere non lasciatevi scappare questo cd in attesa di vederli di nuovo dal vivo in Italia alla fine di marzo.
TRACKLIST :
1. Metal is forever
2. Suicide & mania
3. Visions of fate
4. Sea of flames
5. The Healer
6. Sacred Illusion
7. In Metal
8. Soulchaser
9. Colony
10. Wings of desire
11. Heart of a brave
12. Devil’s ground