Recensione: Di niente facciamo parte
I Metus, gruppo proveniente da Agrigento e formato da Biagio Rindone (tastiera, synth, batteria elettronica) e Alessandro Scibetta (chitarra, batteria elettronica), ci propongono questo “Di niente facciamo parte”, un demo di estreme avantgarde metal completamente strumentale di ottima fattura.
Io sono sempre stato convinto che esista una sottile differenza tra genialità e follia e questi Metus viaggiano proprio a cavallo di questa linea immaginaria con la loro musica assurdamente bella e estremamente originale che lascia infinito spazio all’immaginazione dell’ascoltatore.
L’utilizzo della batteria elettronica rende volutamente il tutto fantascientifico e gli inserti di sintetizzatore creano un atmosfera surreale che regna per tutto il cd creando un deciso e forte contrasto con suoni di tastiera che ricordano molto da vicino quelli di un clavicembalo.
Stacchi repentini e riff granitici di chitarra si alternano a rumori assurdi come sirene, abbaiare di cani il tutto amalgamato in una folle corsa verso la conoscenza della follia umana che decade sempre di più.
Ascoltare questo cd è come navigare tra le più remote interiorità dell’animo umano tra momenti di gioia e disperazione magistralmente riportate in musica dal gruppo di Agrigento.
Questa ottima conoscenza della musica e dei vari generi presenti all’interno del metal porta ad un continuo mix tra suoni progressive, black metal e metal classico senza mai scadere nel banale o nel troppo sofisticato.
Questo “Di niente facciamo parte” è quindi un eccellente lavoro che non può essere etichettato in nessuna maniera; sfonda le barriere della banalità e della logicità in tutte le sue forme per lasciare spazio allo studio della mente umana attraverso note a volte melodiose a volte stridenti dando un quadro molto personale del mondo moderno senza tralasciare sguardi malinconici verso il passato più decadente e cupo.
Unico difetto del lavoro è che esso può piacere alla follia o essere disprezzato del tutto dal momento che di certo non ci troviamo di fronte ad un demo di facile assimilazione sotto tutti gli aspetti, dal momento che nessuno dei 38 minuti della sua durata rispecchia i canoni della musica normalmente concepita. Sperimentazione allo stato puro senza compromessi di sorta e quindi destinata ad un pubblico di nicchia che apprezza il genere.
Sfido chiunque a rimanere sano di mente dopo aver ascoltato questo cd anche solo una volta.
Contatti:
rindonel@libero.it ales_w@libero.it
TRACKLIST:
1. Genesi primordiale
2. Balletto delle marionette
3. Mens insana in mente naturaliter sana
4. Umana alterità
5. Messaggi dallo spazio