Recensione: Diabolical Summoning
I Sinister, enorme Death metal band olandese, si ripresentarono al mondo dopo il successo di Cross The Styx con questo mediocre album: mediocre se paragonato con il suo predecessore e con i lavori a venire, ma in sè un lavoro discreto. Trovate qui la recensione in quanto è stato ristampato intelligentemente dalla Nuclear Blast assieme all’esordio su un unico Cd. E da questo ascolto parallelo dovrebbe chiaramente emergere il divario tra i due lavori: da una parte una produzione grezza che sorregge un ottimo prodotto, dall’altra una produzione più pompata ma una minore presenza di idee. Lungi dall’essere un album dal valore insufficiente, Diabolical Summoning si presenta tuttavia a mio parere (ma anche di molti altri fans) come il peggior album tutt’oggi prodotto dai Sinister.
L’impatto iniziale potrebbe darvi un’idea diversa da quanto detto fin’ora da me, poichè la prima cosa che colpisce è la produzione: un suono iper-compresso che calza a pennello con la proposta musicale della band, e che valorizza soprattutto le parti ritmiche di chitarra. La seconda caratteristica evidente è il pesante rallentamento generale: abbandonati gli eccessi di Cross The Styx, il gruppo si lascia più volentieri andare a parti cadenzate e per questo molto pesanti. Ne è una prova l’iniziale “Sadistic Intent”, che col suo incedere monolitico sembra un macigno caduto sull’incauto ascoltatore. Purtroppo l’eccedere in soluzioni di questo tipo porta ad una generale piattezza e talvolta a vera e propria monotonia: anche nelle parti più aggressive, l’idea non è resa tanto da una effettiva ricerca sonora, ma piuttosto è il risultato di un semplice e banale “suonare pesante”.
Le sorti dell’album vengono decisamente risollevate da episodi quali la title track oppure “Mystical Illusions”, nelle quali appunto la violenza non è suggerita solo dal suono o da tecnicaglie, ma anche da un riffing ben articolato e ottimamente studiato. Insomma, da un punto di vista tecnica i Sinister si muovono su un altro pianeta rispetto agli esordi, ma non hanno saputo mantenere la vena compositiva su livelli altrettanto alti. Ne consegue un album di classicissimo Death metal con vaghi accenni al Brutal e che può risultare interessante per quasi tutti gli amanti del genere, ma che difficilmente entrerà nelle classifiche dei vostri Cd preferiti. Da non lasciarsi sfuggire se lo trovate nella versione rimasterizzata, altrimenti da ascoltare un paio di volte prima dell’eventuale acquisto.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Sadistic Intent
02. Magnified Wrath
03. Diabolical Summoning
04. Sense Of Demise
05. Leviathan
06. Desecrated Flesh
07. Tribes Of The Moon
08. Mystical Illusions