Recensione: Diabolo Domination

Di Fabio Vellata - 28 Maggio 2008 - 0:00
Diabolo Domination
Band: Dustsucker
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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71

I tedeschi Dustsucker rientrano in una categoria di band assolutamente particolare.
Presenti sulla scena da un numero consistente di anni (1993 la data di fondazione) e con alle spalle una quantità di album realizzati davvero considerevole (otto, sino ad ora), ben poche volte hanno beneficiato delle luci della ribalta, rimanendo perennemente confinati in quel limbo, gratificante per certi versi, ma del tutto limitato e circoscritto alla resa dei conti, dell’underground più rigido e radicale.
La classica band di culto che, nonostante la lunga militanza, in pochi conoscono e di cui ben di rado si è soliti discorrere.

A dare un pizzico di luce in più al nome del quartetto germanico, arriva ora questo ‘Diabolo Domination‘, platter che segue a breve distanza il già notevole “Jack Knife Rendezvous” e su cui la Limb Music sembra puntare parecchio, come testimoniato dai notevoli sforzi profusi in sede promozionale e dalla presenza di un paio d’ospiti di gran lusso quale certificazione di priorità.
Uwe Lulis (ex Grave Digger) al mixer e mr. Jeff “Annihilator” Waters a saltapicchiare tra i vari pezzi, sono la classica aggiunta di “pronto richiamo”, studiata appositamente per garantire buona evidenza ad un prodotto in esclusiva attesa di conferme in termini di vendite.
Nulla di male senza dubbio, soprattutto quando il traino pubblicitario è tale da fornire slancio ad un disco che ha qualcosa d’interessante da proporre.

Heavy-rock-punk,con un migliaio di influenze e muse ispiratrici (fatevi un giro sul loro myspace per averne un’idea), musicalmente schietto e sincero ed ammantato di un’attitudine che, al di là della facciata semplice e chiassosa, cela un certo gusto per la malinconia (aspetto questo, specifico dei testi), sono gli elementi che meglio contribuiscono a dare una prima e sommaria descrizione della proposta, molto meno elementare di quanto possa apparire di primo acchito e realizzata con i tre componenti base necessari ad un buon cd del genere.
Suoni potenti (veramente ottima la produzione), hooklines facili e ritornelli da scenario “live”.

I Dustsucker non sono certo una band di fuoriclasse, ma il loro approccio risulta davvero godibile e foriero di una serie di brani che hanno nella semplicità l’arma in più per convincere l’ascoltatore, sempre tuttavia, mescolata con una più che discreta bravura in sede di songwriting.
Nulla di nuovo o miracoloso dunque, ma è impossibile non concordare sul fatto che, canzoni come l’iniziale “Lost And Forgotten”, la successiva “Dig Your Own Grave”, la roboante “Ignite To Burn” e la torrenziale “Can’t Escape The Fire”, siano in grado di far salire il volume dello stereo, rendendo direttamente proporzionale ai watt eruttati, il gradimento e la valutazione di “Diabolo Domination”.

Come ben sottolineato dal batterista e membro fondatore Marco Piermattei (di evidentissime origine nostrane), “se le canzoni con una buona hookline, ideali per l’headbanging ed ottime per l’ascolto a tutto volume in macchina, sono ciò che vi piace, allora i Dustsucker sono una buona scelta”

Tutto riassunto in una semplice e chiara definizione che rende esaurientemente l’idea di quanto offerto dal gruppo teutonico, fotografandone con fedeltà, stile e caratteristiche.

Un disco più che discreto insomma, che conquista senza troppe complicazioni e si lascia ascoltare nella propria interezza con facilità, offrendo una buonissima impressione di un gruppo rimasto per molto tempo rinchiuso in ambiti ristretti ed ora, probabilmente, pronto per palcoscenici di maggior rilievo.

Niente male!

Tracklist:

01. Lost And Forgotten
02. Dig Your Own Grave
03. Live In Sin
04. Land Of the King
05. Long Gone
06. Ignite To Burn
07. Right Time
08. Loaded And Ready
09. Kill On The First Date
10. Can’t Escape The Fire
11. Learn To Crawl
12. Let The Good Times Roll

Line Up:

Max Count Farmer – Voce / Chitarra
Marco Piermattei – Batteria
H.U.Vanya Drost – Chitarra
Florian Schulz – Basso

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