Recensione: Digression of mind
Gli Amnesia, composti da Amerigo (voce e tastiera), Leonardo (batteria), Zola (basso) e Fabio (chitarra), ci propongono questo “Digression of mind”, un buon demo ibrido tra thrash metal e progressive in cui la potenza sia strumentale che vocale che strumentale è la caratteristica essenziale per tutta la durata del lavoro senza però mai tralasciare la melodia.
Dopo una breve intro strumentale si inizia con “To nevermore”, un brano alquanto interessante, molto potente che riprende i canoni thrash di alcuni giganti del genere come i Testament e i primi Pantera con l’inserimento qua e là di parti più moderne e vicine al nu metal nonché di continui cambi di tempo per poi ritornare ad uno stile più diretto e duro. La voce di Amerigo è quasi ineccepibile potente al punto giusto senza risultare mai esasperata.
Con “Amnesia part 1” ci spostiamo verso lidi più squisitamente prog con l’utilizzo notevole di tastiere, cambi di tempo continui e ben studiati; la voce pulita accostata ad un suono di chitarra pungente e a tratti lamentoso sono la particolarità della canzone che, pur essendo ben suonata e strutturata risulta difficilmente digeribile anche dopo numerosi ascolti a causa della sua complessità.
Dopo un breve brano strumentale suonato con il pianoforte si arriva a “Souls in a river”, brano anch’esso complesso ma molto più piacevole del precedente; parti ritmate e potenti lasciano spazio a momenti lenti e melodici in cui la voce di Amerigo esprime il meglio di se. Ampio spazio viene dato a virtuosismi di chitarra che dimostrano l’indubbia qualità del chitarrista come strumentista. È a mio parere il brano migliore di tutto il demo, piacevole fin dal primo ascolto, complesso ma non troppo con un ottimo miscuglio di atmosfere che lo rendono vario in tutte le sue parti.
In conclusione questo “Digression of mind” è un demo che non si può etichettare nè come thrash, né come progressive né tanto meno come heavy metal dal momento che tocca tutti e tre i generi senza soffermarsi particolarmente su nessuno di essi. Ottima la registrazione e l’artwork che non ha nulla da invidiare a gruppi più blasonati; niente da dire nemmeno sulle capacità strumentale del gruppo e soprattutto sul cantante che riesce a cambiare stile di voce senza il minimo imbarazzo o caduta di stile.
TRACKLIST:
1. Digression
2. To nevermore
3. Amnesia (part 1)
4. Floating…
5. Souls in a river