Recensione: Dinosaur Warfare Pt. 2 – The Great Ninja War
Non so se avete presente quei B-movie che hanno preso piede già da qualche anno, dove con budget modesti vengono prodotte pellicole con le trame più strampalate ed inverosimili. Parlo di film come Sky Shark, con degli zombies della seconda guerra mondiale in sella a squali volanti. Oppure Velocipastor, in cui un prete si trasforma in un velociraptor per combattere contro dei ninja….
Tutte pellicole realmente esistenti e delle quali vi invito a cercare i trailer in rete per gustarli con calma. Probabilmente devono essere state queste opere cinematografiche, unite agli anime giapponesi ed una certa demenzialità tipica di film come Killer Clown From The Outer Space ad aver ispirato i testi dei Victorius. Formazione tedesca attiva dal 2010 che con il nuovissimo Dinosaur Warfare Pt. 2 – The Great Ninja War giunge al suo sesto lavoro. Lavoro in cui la band propone sostanzialmente un power metal classico di matrice europea, erede diretto di quanto già elargito da Helloween, Dragonforce e Gloryhammer.
Ma andiamo per ordine. Nelle note di presentazione di questo Dinosaur Warfare Pt. 2 ci viene illustrata la trama del concept trattato nel disco. Praticamente i dinosauri, che scopriamo essere da sempre i difensori della terra, ai giorni nostri devono risorgere dalle loro tombe (che sarebbero? le teche dei musei??) per difendere il genere umano da un invasione di ninja spaziali (??). I dinosauri poi sono guidati da un mammut risvegliato da una cometa! E poco importa se fra l’epoca dei dinosauri e quella dei mammut passi qualche milione di anni, perché come da buona regola sia nei film d’azione che dei fumetti, bisogna seguire la trama senza porsi troppe domande…
Infine, per non farsi mancare proprio niente, sul finale i dinosauri mettono in campo pure un robot con il quale risolvere la battaglia decisiva.
Sinceramente davanti ad una storia abbastanza improbabile come questa si fatica a capire se i Victorius stiano scherzando o se invece facciano sul serio. Comunque, avendo constatato che alla band tedesca almeno la fantasia di certo non manca, concentriamoci sulla musica. E dobbiamo dire che qua le cose vanno abbastanza bene.
I Victorius come dicevamo, si presentano come fautori di un power metal gioioso ed epico sulle scia di Freedom Call e Dragonforce, con velocità sostenute, doppie casse martellanti e produzione cristallina.
Dopo l’intro epicheggiante di Saurus Invictus Lazerus si parte con Victorious Dinogods, la prima traccia che ci introduce alla trama di questo concept sulle note di un gradevole power metal da headbanging che ha il suo apice nell’orecchiabilissimo ritornello. Seguendo poi la miglior scuola Rhapsody Of Fire, all’ interno del brano troviamo anche una parte narrata a dipingere gli scenari battaglieri descritti nel testo.
Un barrito di elefante (ops, mammut scusate) anticipa il power di Mighty Magic Mammoth, dove si gioca ancora la carta della velocità. Power spedito con melodie immediate anche per Dinos and Dragons (ma certo, visto che abbiamo già dinosauri, mammut perché privarci di qualche drago).
Entrambi i pezzi poi sono accompagnati da video promozionali in cui i Victorius appaiono sfoggiando delle improbabili armaturine futuristiche mentre, contornati da dinosauri e ninja, alternano le performance con gli strumenti musicali a delle pose alla Power Rangers. Jurassic Jetfighters inizia con un intro sullo stile di Hunting High And Low degli Stratovarius per poi svilupparsi in un un power abbastanza canonico ma comunque piacevole. Sulla parte finale poi un’altra parte narrata chiama in causa addirittura il Top Gun per antonomasia Tom Cruise (Non chiedetemi perché…non chiedetemi il perché!!!).
Katana Kingdom Rising rallenta un po’ presentandosi come un mid tempo, così come Night Of The Nuclear Ninja (..anche i ninja nucleari adesso..) con un ritornello di matrice hard rock melodico sullo stile degli Europe.
Bisogna dire però, che questi Victorius a parte l’ilarità (pensiamo voluta) che possono causare con le loro tematiche un po’ infantili, con gli strumenti in mano ci sanno fare. Il loro power, pur senza dire niente di nuovo, scorre via piacevole tra velocità sostenute, melodie accattivanti con l’aggiunta qua e là di parti orchestrali mai troppo invadenti.
Procediamo nell’ascolto fra chitarre ed animali preistorici con Tyrannosaurus Steel e Triceps Ceratops dove si torna a macinare power metal sostenuto da doppia cassa tipo pale d’elicottero e sonorità epiche e gloriose. Shadow of the Shinobi combina i Gamma Ray ai Dragonforce per quella che si candida ad essere la colonna sonora giusta per un headbanging ammazza cervicale. In conclusione Powerzord, una marcia maestosa dall’andamento epico e pomposo con cui avviarci verso la fine del disco.
Un lavoro piacevole dopo tutto, che si lascia ascoltare volentieri, consigliato a tutti gli amanti del power di matrice classica. Ai Victorius bisogna riconoscere il merito, pur senza inventare nulla di nuovo, di riuscire a confezionare un prodotto di facile ascolto: sicuramente giocano a favore le melodie indovinate e di facile presa.
A tal proposito una menzione va fatta per l’interpretazione del vocalist David Baßin che con scelte vocali azzeccate riesce a rendere i brani coinvolgenti e facilmente assimilabili.
Se siete amanti del power metal fatto di marcette ed inni epici provate a dare un ascolto ai Victorius. Se poi apprezzate anche B-Movie d’azione ed i manga giapponesi potrete anche trovare interessanti le tematiche affrontate in questo bizzarro Dinosaur Warfare. Chissà se un giorno poi questo disco dovesse finire tra le mani di Go Nagai… magari potrebbe dargli lo spunto per un nuovo anime di successo…