Recensione: Dirty Pounding Gasoline

Di Filippo Benedetto - 24 Maggio 2004 - 0:00
Dirty Pounding Gasoline
Band: Shitheadz
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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72

Dopo una carriera concertistica al fianco di bands del calibro di Motorhead e Anthrax , arriva nei negozi il primo album degli Shitheadz dal titolo “Dirty Pounding gasoline”. La musica proposta da questo quintetto tedesco (attivo dal 1992) è un energico heavy rock con “influenze dalla scena seventies, eighties e della prima metà anni 90”, come trovo scritto nel retro del promo giuntomi. Di certo l’energia che la band vuole trasmette è ben evidenziata da una copertina ritraente il “ruggito” di un fuoco ardente su quale campeggiano in bella vista il monicker della band e il titolo dell’album.

Innnanzitutto bisogna segnalare una certa padronanza tecnica del combo che esegue le dodici traccie dell’album in modo coinvolgente e senza particolari sbavature. Lo possiamo notare nella song d’apertura “Powertool”, dove un riffing potente e deciso viene sostenuto da un drumming efficace e dinamico. A seguire scorrono sul lettore piacevolmente  “Nitro”, Return of the demons” e “Supersonic”, brani adrenalinici molto accostabili al filone heavy rock fine anni 70 primi anni 80. Stupisce, poi, la forza d’impatto della titletrack, pezzo nel quale notiamo una capacità da parte del combo di accattivare con un riffing deciso in grado di creare atmosfere diverse all’interno dello stesso brano. Un riffing inspirato, impreziosito da pregevoli intrecci chitarristici, è la sostanza di un altro brano interessante del disco, “The black days”. Interessante anche la successiva “the Seven”, brano tirato che per certi versi ricorda le vecchie session in garage dei Metallica (soprattutto per quanto riguarda il cantato, molto accostabile allo stile di Hetfield). Il resto delle song prosegue ancora nella costruzione di un sound compatto e diretto (con una divagazione stoner, in special modo nella penultima “Unspoken”), finendo per culminare nella conclusiva “Outro”, piccola digressione acustica suggestiva pur nella sua brevità.

Una nota finale di merito, ad ascolto ultimato, può farsi sul songwriting del gruppo, che riesce a mantenersi in equilibrio tra la durezza dell’impatto heavy rock e la cura per l’armonia.
Per concludere penso che “Dirty Pounding Gasoline” sia un discreto album suonato con il gusto e la voglia di proporre un hard rock potente e accattivante. La sola speranza è che questa band continui la propria avventura sviluppando uno stile più personale, meno canonicamente imprigionato in schemi musicali ampiamente collaudati. Le idee non mancano, alcune molto interessanti,  forza Shitheads…ce la potete fare.

Tracklist:
1) Powertool
2) Nitro
3) Return of the Demons
4) Supersonic
5) Dirty Pounding Gasoline
6) The Black Days
7) The Seven
8) A New War
9) Burning
10) Motorjesus
11) Unspoken
12) Outro

Line Up:

Christoph Birx – Vocals
Guido Reuss – Guitars
Andreas Peters – Lead Guitars
Mark Neschen – Bass
Oliver Beck – Drums

 

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