Recensione: Discography 1981-84
Si perpetua l’opera di ripescaggio dell’archeologia metallica mondiale da parte dell’etichetta british Blood and Iron Records con quest’ultimo Discography 1981-1984 da parte degli americani Force.
Trattasi di diciannove pezzi disponibili su dischetto ottico per la prima volta, in edizione limitata a cinquecento copie fisiche. Il combo originario del Maryland si formò nel 1977 e fece parlare di sè sin da subito nel momento in cui dietro al microfono si scoprì esserci una donna, Simona Queen, cosa non proprio così usuale all’epoca, per di più all’interno di un ensemble dedito all’Heavy Doom. Alla chitarra Al Morris III, già noto per i suoi trascorsi con gli Iron Man, poi Larry Brown al basso e Kim Martin alla batteria. Il debutto discografico porta datazione 1981 con un Ep di quattro pezzi semplicemente intitolato “Force”. Poco dopo il nome cambiò in Cheri Blade così come colei dietro al microfono – fuori la Queen e dentro Sherry Bacon fino allo split del 1984.
L’antologia oggetto della recensione include tutti i demo realizzati sia sotto il moniker Cheri Blade che Force, più i pezzi dell’Ep. Una curiosità: questi stessi brani demo vennero rilasciati sotto forma di vinile per una piccola label locale dello stato del Maryland nei primi anni Novanta. Le tracce dalla 5 alla 15 andranno a costituire l’Lp Force, del 1991.
Il prodotto Blood and Iron Records, al solito, si accompagna a un booklet molto curato di sedici pagine con tutti i testi delle canzoni, la storia del gruppo redatta da Alfred Morris III in persona, qualche disegno d’epoca e una sola foto della band, in bianco e nero.
E veniamo alla musica, con qualche nota dolente, invero: a parte la peculiarità della proposta Doom con le due cantanti di sesso femminile – in temi diversi – la resa alle casse lascia molto a desiderare, nonostante l’opera di remaster effettuata. I pezzi mutuano la grande lezione dei colossi del genere di fine anni Settanta/inizio Ottanta, con particolare attenziona ai Black Sabbath e gli spunti originali si contano sulle dita di una mano: “The Beast”, “Do it Again” e “Running Away with your Love” con Simona Queen, mentre la band dimostra maggiore maturità come Cheri Blade, nelle tracce ricomprese fra la 15 e la 18, anche per via della dolcezza espressa dalla voce di Sherry Bacon, più adatta alla formula dei Force.
Una testimonianza e nulla più, da parte dei true grandfather of Maryland Doom…
Stefano “Steven Rich” Ricetti