Recensione: Distractive Killusions
Polonia, gran paese per il metal estremo, patria di decine di ottime band; oltre ai celebri Behemoth e Vader, vanno citati i violenti Abused Majesty, che propongono un black metal potentissimo ma con venature melodiche, e i Vesania, gruppo oggetto della recensione.
Questi ultimi, attivi dal 1997, sono conosciuti non tanto per l’originalità della proposta musicale, quanto per due illustri membri: Orion, chitarrista della band capitanata da Nergal, e Daray, batterista attuale dei Dimmu Borgir ed ex-Vader.
“Distractive Killusions”, album di cui parleremo a breve, supera tutta la precedente produzione della band, grazie non solo al sound più compatto e potente, ma anche al songwriting più profondo e ispirato, il tutto, fortunatamente, senza un “alleggerimento”.
Per darvi un idea dello stile che la band mette in mostra in questo album, grossolanamente si potrebbe dire che il sound è per un buon 60% personale, per il 20% ispirato al combo norvegese dei Dimmu Borgir dei tempi di “Death Cult Armaggeddon”, per il 10% agli ultimi Emperor (impossibile non rifarsi a loro, suonando questo genere) e per il rimanente decimo alla pesantezza propria dei Behemoth e dei Vader.
Il disco si apre con “Narrenschyff”, brano che risulta raffinato, potente ed elaborato; colpisce molto l’inserimento della voce del Giullare, in accompagnamento all’ottima parte orchestrale. Si prosegue con “The Dawnfall” altra canzone ben riuscita: un inizio abbastanza lento, dopo alcuni minuti, lascia spazio a velocissimi blastbeat con cui Daray deflagra la batteria, creando un muro sono di notevole impatto.
Arriviamo così a “Infinity Horizon”, dotata di un ottimo assolo melodico di Valeo; si tratta, con buone probabilità, del brano migliore di questo album, in quanto molto vario. La band, in questo caso, dimostra di avere davvero un potenziale in grado di surclassare buona parte delle uscite odierne in ambito di metal estremo! È il turno di “Rage Of Reason” (rilasciata precedentemente come singolo, con il compito di anticipare il sound dell’album), elaboratissima ma con un riff portante semplice e che facilmente si imprime nella memoria dell’ascoltatore; questa traccia, nel finale, si unisce alla seguente “Of Bitterness And Clarity“.
Ottima apertura vocale per “Silence Makes Noise“, brano molto ben costruito, che richiama fin dall’inizio il sound dei Behemoth, mantenendo però la solita atmosfera spettrale dei Vesania, con qualche eco di un certo “Puritanical Euphoric Misanthropia”. Arriva il momento di “Hell Is For Children“, pezzo dall’incedere lento e maestoso, in cui si accentua la componente sinfonica della band. A chiudere troviamo la distruttiva Aesthesis, con le sue “frullate” di doppia cassa e una presenza più ristretta delle parti orchestrali, e l’outro stranissima, ma non per questo fuori luogo, “Distractive Cryscendo“, che chiude nel migliore dei modi il full-length.
Il tutto è assolutamente ben suonato, visto che si tratta di buoni professionisti, e ben reso sonoramente, data l’importanza (nell’ambito del metal estremo) della label Napalm Records.
Una nota di merito va all’ottima prova dietro le pelli di Daray, potente, preciso, vario e fantasioso, caratteristica, quest’ultima, che proprio serve a fare la differenza. Eccelsi anche i testi e le vocals ad opera di Orion, così come le “magie sinfoniche” scaturite dalla tastiera di Siegmar e i superbi assoli di Valeo.
Riassumendo, un album di buon livello, che piacerà agli amanti del binomio estremo/sinfonico nella sua forma più elaborata ed elegante. Se cercate qualcosa di migliore rispetto a lavori mediocri quali “Abrahadabra” o “The Manticore And Other Horrors“, questo potrebbe essere un acquisto che fa al caso vostro.
Antonio “AbortedTruth” Le Pera
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Tracklist:
1. Narrenschiff
2. The Dawnfall (Hamartia and Hybris)
3. Infinity Horizon
4. Rage Of Reason
5. Of Bitterness And Clarity
6. Silence Make Noise (Eternity – The Mood)
7. Hell Is For Children
8. Aesthesis
9. Distractive Cryscendo