Recensione: Division of Blood
Quando dopo l’ascolto di un disco, anche caruccio nel complesso, ti rimane la sensazione che solo un brano sia davvero di spessore, allora capisci di aver per le mani un capitolo discografico che nulla aggiunge alla scena thrash metal.
I Suicidal Angels sono una delle realtà più importanti della new wave thrash che da una quindicina di anni ha preso nuovamente piede sul mercato della musica metal internazionale. Assieme a gente come Gama Bomb, Bonded By Blood, Warbringer, giusto per citarne alcune, i greci si attestano a realtà di spessore, attiva sia live, sia a livello di produzioni discografiche… anche se non sempre in grado di proporre cose eccelse. Certo, ascolti il prima citato pezzo ‘Bullet In The Chamber‘ e dici: ‘wow, che tiro!‘. Ascolti i restanti otto pezzi e dici: ‘mah, sempre la solita roba!’. ‘Solita roba’ che suona bene, frutto di un lavoro in studio realizzato da gente che sa suonare e che, meritatamente, passerà alla storia quale degna rappresentante di questo rinnovato revival; ma per nulla altro.
Si tratta di un thrash metal tirato, aggressivo, cantato come sempre alla grande dal bravo Nick Melissourgos. Sono presenti soli melodici, ma ordinari. Il riffing è anche ordinario, sentito e stra-sentito da band che hanno fatto del proprio verbo ispirazioni ed idee ‘Made in Exodus‘.
Bene la produzione, calibrata in funzione di una resa di suoni puliti e lavoro ai piatti. Consigliamo “Division of Blood” a chi ancora non può far a meno di quanto di recente queste valide realtà propongono… ma solo a quelli che amano ascoltare ciò che veniva prodotto quindici anni fa: zero tecnicismi, zero groove… solo tanto e tanto tiro! Se così fosse, il nuovo dei Suicidal Angels è cosa per voi.
Nicola Furlan