Recensione: Dominium Noctis

Di Alessandro Calvi - 7 Dicembre 2007 - 0:00
Dominium Noctis
Band: Ecnephias
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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72

Fautori di un black metal tendente di volta in volta al death, al gothic e al doom, il trio potentino degli Ecnephias ci presenta con questo “Dominium Noctis” il loro esordio in campo discografico. Recensire il primo disco di una band non è mai facile perché viene sempre automatico ragionare in merito all’originalità del sound del gruppo e si perde spesso di vista l’effettiva qualità o meno della musica proposta. Gli Ecnephias ci liberano però in parte dal peso di questo compito grazie a un disco valido e vario che si lascia ascoltare molto piacevolmente.

L’album si apre con “Arcanum Mysterium”, una doverosa intro che riesce a creare un’atmosfera piuttosto cupa specialmente grazie all’uso di voci sussurrate dotate di un pesante eco. Si pigia subito sull’acceleratore con “Burn Witch Burn”, brano veloce e aggressivo con pause atmosferiche che richiamano la intro e che ricorda, per le soluzioni di alcuni passaggi, i primi Cradle of Filth. Pregevole l’utilizzo in vari frangenti del latino, lingua che verrà ripresa spesso lungo tutto l’album e che dona sicuramente una marcia in più ai momenti più atmosferici.
Dal sapore medievale è l’inizio della successiva “Veneficia”, presto interrotto da una batteria indiavolata e dalla voce di Mancan, eclettico vocalist della band capace di passare agevolmente dalla voce pulita, a vari stili di growl fino allo scream. Indubbiamente la voce del cantante è uno dei vari punti a favore di questo album che, con i suoi frequenti cambi di tempo e stile non risulta mai noioso.
Meno veloce e che strizza quasi l’occhio al doom la quarta “Beetween Shadows”, pezzo dall’incedere lento e pesante, ben scandito dalla batteria, con un contorno di chitarre ossessive e deprimenti. Da sottolineare anche la melodia di sottofondo di sapore medievale a base di fiati che accompagna tutto il pezzo.
Di ben altro ritmo “Ice Forest Ritual”, canzone che ritorna verso lidi parzialmente contigui ai primi Cradle of Filth per alcuni passaggi e che presenta una batteria per gran parte del pezzo in continua doppia cassa. Ovviamente neanche stavolta mancano i cambi di tempo, le aperture melodiche e i momenti maggiormente atmosferici, caratteristiche comuni a tutti i brani del cd.
La titletrack “Dominium Noctis” sembra ripartire da dove si era fermata la precedente, cioè dal parlato in latino: la traccia infatti non è che breve intermezzo con voci più profonde e religiose e altre decisamente più inquietanti. Sotto a tutto un delicato arpeggio di chitarra.
Meritevole di menzione poi è sicuramente “Under the Sign of the Archangel”, per il sottoscritto tra i brani migliori del disco.
“Ragnatele su Velluto Scarlatto”, a discapito del titolo, non presenta testo in italiano, si tratta infatti di un altro intermezzo prettamente strumentale, in cui la voce compare solo all’inizio, e in inglese. È anche il pezzo che forse, insieme all’undicesima, risente di più dell’influenza dei Cradle of Filth, le melodie infatti sembrano perfette per l’intro di un qualsiasi disco dei vampiri inglesi.
Per certi versi più sperimentale “Pleasure and Pain” con i suoi continui cambi di tempo e i “botta e risposta” tra voce maschile e femminile.
Maggiormente canonica invece “To the Forgotten”, ma che si lascia ascoltare con molto piacere e tra i pezzi più orecchiabili del cd. Degna chiusura di un disco interessante e vario che ci lascia con la conclusiva outro strumentale intitolata “Notte a Craco”.

Per concludere gli Ecnephias realizzano un cd da non sottovalutare, molto interessante sotto vari punti di vista e che ci presenta una band con molte idee e le qualità giuste per metterle in musica nel migliore dei modi. Un ascolto consigliato in attesa della loro prossima proposta.

Tracklist:
01 Arcanum Mysterium (Belli Preludium)
02 Burn Witch Burn! (The Saint Inquisition)
03 Veneficia (Voluptas Animi)
04 Between Shadows (The Evil Lies)
05 Ice Forest Rituals (The Twilight)
06 Dominium Noctis (Conventum et Striga)
07 Under the Sign of the Archangel
08 Ragnatele Su Velluto Scarlatto
09 Pleasure and Pain (The Violence)
10 To the Forgotten (The Nature Speaks)
11 Notte a Craco

Alex “Engash-Krul” Calvi

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