Recensione: Don’t Stop
Nati nel 2000 dalle ceneri dei Dead Poets, i varesini Homerun – nome preso a prestito dal celebre album degli svizzeri Gotthard – giungono dopo due demo al sospirato primo full length della Loro carriera, maturato dopo aver siglato il contratto discografico con la sempre più attenta e attiva Gatti Promotion. Don’t Stop consta di dieci brani di hard rock purissimo, possiede una copertina esterna da dimenticare mentre gagliardo risulta il disegno apposto sul Cd fisico: una ruota con tanto di cerchio in lega e monicker della band.
Full Throttle parte con chitarre a la Scorpions e cori che ricordano il Bon Jovi dei tempi d’oro. Dolci le tastiere di sottofondo: mai invadenti e al servizio della musica. Se non sapessi che i Nostri fossero di Varese li avrei scambiati per una band californiana, ammetto. Sulla cadenzata Rolling aleggia lo spirito della biondona Lita Ford mentre Don’t Stop stupisce per l’azzeccato gioco di voci sovrapposte che a tratti si rincorrono, proprio come ci avevano abituato le Vixen di due decenni fa. I Wanna Rock You è il tributo degli Homerun ai vicini – anche geograficamente – Gotthard, niente di più e niente di meno. Segue poi il semi-lento di turno, come da copione, nella fattispecie intitolato Only Love: un mix fra le tastiere dei compatrioti Elektradrive e le calde atmosfere made in West Coast. Veramente azzeccato il solo di chitarra centrale da parte di Stefano “Sebo” Xotta, special guest nell’occasione.
North Winds gode dei servigi dell’ascia di Frank Caruso degli Arachnes e si rivela un brano sofferto, dai mille colori, superbamente coadiuvato dalle tastiere di Walt Borrelli. Hard rock di classe sopraffina nella seconda metà del pezzo con un grande Matt Albarelli – singer dotato di ugola da esportazione – dietro al microfono. Probabilmente l’highlight di Don’t Stop, senza dubbio il brano dall’appeal più internazionale del lotto. Baby è ancora California sotto il solleone, Right Now e I’ll Never be You risultano forse un po’ troppo sempliciotte a causa del Loro taglio tipico da concerto e si chiude con Nothin’ Else, ballad d’ordinanza dal flavour Southern proposta in maniera acustica per buona parte del brano, sulla scia dei migliori Poison. Finale elettrico senza fuochi d’artificio, tanto per trasgredire i cliché del genere.
Aspettando il nuovo Elektradrive previsto per l’autunno Don’t Stop degli Homerun si piazza senza ombra alcuna fra le più intriganti uscite in ambito hard rock/class metal dell’anno 2008. I Nostri sono riusciti a fondere gli umori tipici dei campioni del settore d’oltre frontiera con il gusto tutto italiano per certe sfumature melodiche e il risultato è tutto da scoprire.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Tracklist:
01. Full Throttle
02. Rolling
03. Don’t Stop
04. I Wanna Rock You
05. Only Love
06. North Winds
07. Baby
08. Right Now
09. I’ll Never Be You
10. Nothin’ Else
Line-Up:
Matt Albarelli – Vocals
Andy Ringoli – Guitar
Simone Almasio – Guitar
Walt Borrelli – Hammond & Keyboards
Valentino Bello – Bass
Ul Giurgin – Drums
Guests:
Frank Caruso – Guitar on North Winds
Stefano “Sebo” Xotta – Guitar on Only Love
Pierpaolo Buzzi – Guitar on Don’t Stop