Recensione: Doombringer
Grind
Finale doveva essere l’ultimo tassello di una carriera interrotta
tragicamente. Mancava solo un live album per chiudere il cerchio, cosa che
puntualmente si presenta col qui presente Doombringer, registrato
in Giappone, a Osaka per la precisione, durante l’ultimo tour intrapreso dalla
band svedese.
Un live postumo che attesta nuovamente, se mai ce ne fosse bisogno,
l’assoluta grandezza dei Nasum, dominatori incontrastati della seconda
ondata del grindcore, tanto importanti e influenti nello sviluppo del genere da
rimanere ancora oggi, a quattro anni dalla tragica morte di Mieszko Talarczyk,
sul gradino più alto del podio, avvicinati ma per nulla scalzati dalle “nuove”
leve, che sembrano non poter rinunciare a inserire la lezione dei Nasum
all’interno delle proprie produzioni.
“Hello, we are Nasum from Sweden!”
Comincia così, con le parole di Mieszko, un concerto in pieno stile
Nasum: semplicemente devastante. I brani vengono proposti l’uno in fila
all’altro, senza un minimo di sosta, veloci, precisi, potentissimi, grazie a una
produzione in grado di far vibrare le pareti di camera vostra. La band gira alla
perfezione, un tutt’uno spaventoso, un muro sonoro impenetrabile, con la voce di
Mieszko sempre pronta a urlare senza perdere un colpo. Una volta discusso
della resa sonora e della prestazione dei nostri, è inutile stare a raccontarvi
i brani, li vedete nella tracklist poco sotto, e se non le conoscete vi rimando
alle
recensioni presenti nel database, con l’imperativo di rimediare
assolutamente; semplicemente il meglio che il grindcore possa offrire.
Ventitre minuti di classe purissima, stop. Se vi sembrano pochi, vi invito a
spararvi Doombringer nelle orecchie… e poi ne riparliamo.
L’unico neo sta nel fatto che l’album sarebbe potuto essere più corposo, ma dopo
l’abbuffata di Grind Finale, è difficile chiedere ancora qualcosa ai
Nasum. Fra tante uscite dal taglio prettamente commerciale, come risulta
essere questo live album, ce ne sono alcune a cui si può cedere senza indugi, e
Doombringer è sicuramente fra queste. L’ultimo (l’ultimo?
all’appello manca solo un dvd) canto di una band che non morirà mai!
Stefano Risso
Tracklist:
1. Corrosion (live) 02:09
2. Doombringer (live) 01:57
3. Just another hog (live) 02:00
4. Inhale / Exhale (live) 01:35
5. Scoop (live) 02:20
6. Bullshit (live) 00:44
7. Relics (live) 02:28
8. Löpandebandsprincipen (live) 00:39
9. I hate people (live) 01:27
10. Masshypnosis (live) 00:46
11. A welcome breeze of stinking air (live) 01:35
12. Fatal search (live) 00:36
13. This is… (live) 00:26
14. The masked face (live) 02:02
15. The idiot parade (live) 01:22
16. Den svarta fanan (live) 01:16