Recensione: Down II : A Bustle in Your Hedgerow
Sono passati sette anni da Nola, debutto-capolavoro di questo gruppo. Ora i Down sono tornati e sono qui per restare, forti di un sound che dir particolare è poco e soprattutto di cuore..tanto cuore in ogni singola nota ed in ogni più piccolo urlaccio. Cosa ha spinto infatti questi cinque scalmanati ad incidere un altro cd? Voglia di soldi?..di fama? Nossignori, il motivo è dovuto semplicemente al fatto che ne sentivano la necessità per piacere personale, per sfogare le loro anime, per suonare fottutissima Musica con la M maiuscola senza restrizioni di tempo, di budget, senza nessuno standard imposto da una qualsivoglia casa discografica e senza lo stress causato dal mainstream.
Lo volevano fare….e l’hanno fatto.
Viste le premesse e vista la super formazione del gruppo (…Anselmo, Rex Brown, Keenan…solo per citarne alcuni) era lecito aspettarsi un disco bomba, di quelli che fanno scuotere la terra..ed in effetti è così.
Per descrivere il sound dei Down non basterebbe una pagina, sono infatti fortissime molte influenze diverse.Diciamo che la matrice di base è quella Southern, sulla quale si innestano però sprazzi di Blues, di Sludge ed anche qualche lievissima ( badate bene: lievissima!) sfumatura panteresca. Ah dimenticavo,non è stato ignorato nemmeno il Doom!
In aggiunta la voce di Anselmo è totalmente innovativa, riesce a raggiungere picchi di emotività incredibili ed aiutata da un songwriting che più maturo non si può, metta a nudo l’anima sofferente del capelluto singer..ovvio che in questo caso l’atmosfera di New Orleans ha sicuramente agevolato il tutto.( Ascoltate Where I’m Going).
La opener track Lysergik Funeral Procession è una canzone stupenda, i suoi cambi di tempo (numerosi peraltro in molte song dell’album) riescono a devastare..si passa da un’atmosfera cupa e calma ad un headbanging furioso senza neanche accorgersene!
Anche There Something On My Side è da porre su di un piedistallo, così arrabbiata ed ammiccante al tempo stesso, con quei sui riff un po’ allucinati . A seguire troviamo Stained Glass Cross, track che ci porta dritti dritti alla scoperta di un nuovo Anselmo, padrone di una voce malata ed inkazzata che , accompagnata da un purissimo southern sound, da vita ad una delle canzoni più esplicative dell’intero album. Da antologia.
Come ultimo brano ci terrei a segnalare Learn From This Mistake. E’ una delle songs più lente dell’album, una canzone che sarebbe bellissimo se fosse partorita anche dalle menti dei Pantera prima o poi..ma forse è meglio di no, quello è un mondo differente, parallelo ma non tangente questo dei Down:ed è bello anche che sia così.
Ragazzi comprate questo cd!!!
1. Lysergik Funeral Procession
2. There’s Something On My Side
3. The Man That Follows Hell
4. Stained Glass Cross
5. Ghosts Along The Mississippi
6. Learn From This Mistake
7. Beautifully Depressed
8. Where I’m Going
9. Doobinterlude
10. New Orleans is a Dying Whore
11. The Seed
12. Lies, I Don’t Know What They Say But…
13. Flambeux
14. Dog Tired
15. Landing on The Mountains of Meggido.
Flavio “Alkaflatz” Alessandrelli