Recensione: Dreamscape

Di Stefano Ricetti - 17 Novembre 2008 - 0:00
Dreamscape
Band: Tragedian
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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45

I tedeschi Tragedian, attivi dal 2002, giungono al debutto su full length dopo due demo. Le premesse per figurare bene sembrano esserci tutte: all’interno della line-up vi è il chitarrista Gabriele Palermo, già membro di una fra la band annoverate qualche anno fa fra le migliori promesse dell’HM europeo: gli Stormwarrior.

Le aspettative vengono però miseramente disattese fin dopo i primi brani: i Nostri propongono un HM scolastico macchiato di Power Metal esattamente come le copie delle copie dei mostri sacri del genere. Ulteriore ciliegina sulla torta, (si fa per dire) il cantante Timo Behrens: un’ugola rubata all’agricoltura, con tutto il rispetto di chi si occupa di questa nobilissima professione. Spesso stonato, fuori tempo e tremendamente limitato nell’estensione.

Nemmeno l’ex Rhapsody Of Fire Alessandro Lotta, in veste di ospite, e la produzione affidata a un monumento come Uwe Lulis (Rebellion, ex Grave Digger) riesce a sollevare un album come Dreamscape. Peccato: il sapiente guitar work di Palermo e una sezione ritmica degna meritavano sicuramente di più. Quantomeno la Loro prestazione oltre a due pezzi decenti come Conqueror e Broken Dream salvano il disco dal disastro totale.

Tragedia(n) di nome e di fatto.             

Stefano “Steven Rich” Ricetti

Tracklist:
1.Tartarus
2.The Eternal Fight
3.Turn Back Time
4.Immortalità
5.Dreamscape
6.Broken Dream
7.New Promise Land
8.Napoleon
9.Trials Of Fire
10.Conquerors
11.Conquerors (Orchestral Version)

 

 

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