Recensione: Dungeons Of The Vatican
A undici anni dall’edizione originale i Time Machine ripubblicano uno dei primi pezzi della loro ampia discografia.
Ciò detto, premettiamo che questo cd si rivolge essenzialmente ai fans più devoti della band, chi cerca un primo approccio con la band fa meglio a volgere la propria attenzione ad altri lavori quali “Eternity Ends”, “Evil – liber primus”, il celebratissimo “Act II: Galileo” o il più recente “Reviviscence – liber secundus”.
Difatti, questa riedizione reca, oltre alle tre tracce originali, 7 tracce dal vivo rigorosamente bootleg registrate in varie esibizioni dal 1994 al 1997. Come tali, la qualità della registrazione varia da traccia a traccia, passando dall’apprezzabile al “for fans only”.
Quello che fino a poco tempo fa era un vero e proprio “collectors’ item” é ora nuovamente disponibile, e sempre in edizione limitata.
Una band che non finisce mai di stupire, e lo dimostra ancora una volta pubblicando un lavoro in controtendenza rispetto agli attuali trend di mercato. Intendiamo dire che mentre il mercato sforna dvd con performance dall’audio perfetto e con esecuzioni assolutamente prive di errori – spesso grazie ad ampi rimaneggiamenti al computer – le tracce di questo cd presentano la band live con annessi e connessi, inclusi quegli “errori” che chi ha una certa esperienza d’ascolto può rilevare senza eccessive difficoltà.
E’ forse é proprio questa la caratteristica premiante di questo lavoro: l’assoluta autenticità e la volontà di prendere le distanze da qualsiasi tipo di “ritocco” al fine di perfezionare il prodotto per la vendita.
Rientra quindi nel novero anche quella sensazione di coinvolgimento che un vero live può offrire; lo si percepisce dalla partecipazione del pubblico, da una certa tensione -o emozione- con cui a volte la band esegue certi passaggi, e da innumerevoli sfumature che rendono questo cd una fedele testimonianza di cosa fosse la band on stage nei primi anni della propria lunga carriera.
Tra tutte le tracce, a nostro avviso merita una menzione particolare la versione unplugged di “Wuthering Heights” eseguita con André Matos e Kiko Lourerio, quando ancora militavano insieme negli Angra, e quando alla batteria c’era quel Cristiano Mozzati ora noto al pubblico per essere il drummer dei Lacuna Coil.
Tra le altre “chicche” per i seguaci della band si evidenzia anche una song totalmente inedita che avrebbe dovuto essere inclusa in “Act II: Galileo” ma che per ignoti motivi non fu mai parte del famoso concept-disc.
Come per il resto della discografia della band, anche in queste 10 song le line-up cambiano di volta in volta, mettendo in luce la camaleontica natura del combo milanese.
Per chi segue la band dagli albori, e magari l’ha anche vista dal vivo, é impossibile non provare una certa emozione nell’ascoltare brani che riportano indietro nel tempo e forse a ricordi remoti; e se guardiamo alla band di oggi, comprendiamo come possano ancora essere gli alfieri del prog-metal italiano oltrefrontiera.
Non troviamo in questo cd una nota che non sia suonata con passione e col trasporto di chi, evidentemente, ha resistito anche a più cambi di formazione di Deep Purple o Black Sabbath.
Sul curriculum della band é superfluo aggiungere altro e alcuni lavori li trovate nella sezione recensioni, per i fans più accaniti dei Time Machine vale la raccomandazione di non perdersi quest’ennesimo lavoro discografico.
Nota finale: come l’edizione originale anche questa nuova versione di “Dungeons Of The Vatican” é dedicata alla memoria di Criss Oliva. Grandi.
Roberto “Keledan” Buonanno
Track list:
- Dungeons Of The Vatican
- 753 A.C., Ab Urbe Condita
- Medieval Lady
“Live In The Dungeons”:
- Burning In The Wind
- White Collars
- Wuthering Heights
- Beyond The Window
- 753 A.C., Ab Urbe Condita
- Medieval Lady
- Stargazer