Recensione: Dusty Dreams (EP)

Di Francesco Maraglino - 27 Novembre 2013 - 6:00
Dusty Dreams (EP)
Band: Dusty Dreams
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2013
Nazione:
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72

Dalla provincia di Roma ecco arrivare i Dusty Dreams, five-piece che ha visto i propri natali nella valle dell’Aniene nel novembre dell’anno domini 2008.
I cinque musicisti hanno proposto il proprio sound nell’ambito di concerti live nel territorio capitolino, ed hanno quest’anno dato alla luce un EP autoprodotto che porta semplicemente il nome della band.
“Dusty Dreams” propone cinque canzoni originali, che si muovono nell’ambito di un hard rock energico ma mai troppo spinto, e costantemente valorizzato da una buona dose di melodia.

Beyond The Veil, che apre il lavoro, si colloca appunto tra i confini di un hard rock risoluto e marcato da chitarre ruggenti e melodia; sullo stesso binario scorre pure Play Your Song And Fuck You All, trapassato da più granitici riff d’ascia.
Poison Love, invece, è una  ballata elettrica sufficientemente toccante, ed è pure fregiata da un pregiato assolo di chitarra.
Con Cloud Machine, poi, i Dusty Dreams tornano a trovarsi alle prese con il rock duro, attraversato da chitarre roteanti e non privo di una nuance epica.
Dusty Dreams, infine, chiude il lavoro affidandosi ai temi di una ballata elettrica, che alterna passaggi lenti a bagliori più hard.

La band romana, a conti fatti, si dimostra assai promettente, avendo dalla sua parte grinta da vendere, buon gusto negli arrangiamenti e già qualche buona canzone; i Dusty Dreams, insomma, potranno far parlare di sé positivamente anche in futuro, soprattutto se sapranno affinare e portare ad ulteriore maturazione il proprio songwriting.
Li aspettiamo con interesse, dunque, sulla lunga distanza di un full-length.

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