Recensione: Dynamite China Years – Complete Recordings 1988-1993 [Box Set]

Di Stefano Ricetti - 30 Agosto 2024 - 15:41

Personalmente, sin dal primo approccio nei loro confronti, avvenuto decenni e decenni fa, mi sono sempre immaginato i The Dogs D’Amour come la classica band che si scopre all’interno di un pub a tema in una bella serata di musica, nel momento in cui fuori dal locale vi è una semplice locandina smunta con sopra impresso “live music tonight”. Questo perché il loro approccio all’hard rock è rimasto legato all’essenzialità del messaggio, profondamente radicato nelle origini del genere e annodato a tripla mandata col blues. Una band che ha sempre lavorato per sottrazione in un mondo, quello dell’hard e dell’heavy, che viceversa ha perennemente fatto della saturazione il proprio mantra. E va benissimo così, a scanso di equivoci… Ma proprio per il motivo elencato sopra un complesso come quello dei The Dogs D’Amour spicca rispetto al resto.

Gli inglesi, nati in quel di Londra nel 1983 hanno sinora licenziato sul mercato una quindicina di album e sono tuttora attivi, con il leader Tyla, il cantante, ancora stabilmente al timone. Per la maggioranza degli appassionati, però, la killer classic line-up permane quella formata dallo stesso Tyla J Pallas, Jo ‘Dog’ Almeida alla chitarra, Steve James al basso e Bam – un nomignolo che vale un colpo già da solo – alla batteria.

Dynamite China Years – Complete Recordings 1988-1993, box set di otto Cd licenziato dalla Hear No Evil Recordings Ltd (Cherry Red) raccoglie tutto quanto seminato dai The Dogs D’Amour nei primi anni della loro carriera, da quando sgomitavano insieme con i compagni d’avventura Quireboys – molte le affinità fra le due band – per emergere dalla condizione underground alla quale erano sottoposti a Londra e dintorni sino a …More Unchartered Heights Of Disgrace, disco uscito nel 1993 e successivo al temporaneo scioglimento del 1991 avvenuto a Los Angeles. Nel mezzo i vari e imprescindibili In The Dynamite Jet Saloon (1988), Errol Flynn (King Of The Thieves) (1989), il best seller A Graveyard Of Empty Bottles Vol. 1 (1989) e  …Straight??!! (1990). Tutti usciti sotto l’egida della China Records. Ad aprire e chiudere la collezione, come ormai prassi nel caso dei lavori Cherry Red, alcune chicche: l’(Un)Authorised Bootleg Album del 1988 e l’accoppiata finale costituita da Singles, B-Sides & Rarities e Even More Singles, B-Sides & Rarities.

Ad accompagnare il tutto un libretto di ventiquattro pagine con la storia della band a firma Rich Davenport arricchita dagli interventi di Tyla J Pallas, comprensiva della spiegazione della genesi dello stesso cofanetto intervallata da disegni vari in pieno stile ‘Dogs e copertine di alcuni singoli ed Ep.

Una vera e propria “piena” di The Dogs D’Amour lunga oltre cento canzoni ricompresa dentro gli otto cartonati rappresentati dalla copertine originali dei vari album. Parentesi: ho sempre reputato lo stile fantasioso di Tyla in veste di pittore adottato dal gruppo per la maggior parte delle proprie cover inappropriato e poco ficcante, se inteso in un’ottica vendita di prodotto. Caso a parte In The Dynamite Jet Saloon, non per niente il primo disco ufficiale e l’unico dall’immagine, per così dire, classica.

Sciropparsi la musica dei The Dogs D’Amour equivale a immergersi fra le trame più veraci dell’hard rock di stampo minimalista ma nello stesso tempo intimista e decadente di una band peculiare a livello britannico anche per via della timbrica unica e vagamente alcoolica del cantante. E non conta poi molto se si pesca dal primo Cd del cofanetto piuttosto che in mezzo o alla fine della serie, si casca sempre bene, lo stile di Tyla e soci è costantemente dispensatore sano di note calde e suadenti, sebbene sporche nell’anima.

Otto Cd che trasudano olezzo di fumo, whiskey e stantio. Roba d’altri tempi, verrebbe da dire nel 2024. Merce per fini intenditori.

Nota conclusiva: l’intenzione del gruppo – dei vecchi , come scritto a inizio recensione permane il solo, insostituibile Tyla, non a caso la denominazione della band è divenuta Tyla’s Dogs D’Amour, band che ricomprende  Gary Pennick (chitarra), Matty James Cassidy (basso) e Simon Hanson (batteria) – è quella di promuovere questo box per il tramite di live show fra l’autunno di quest’anno e il 2025. Stay tuned, boyz…

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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