Recensione: El Directo
I Porretas nascono circa diciotto anni fa nei pressi di Madrid. Nella loro lunga carriera musicale hanno inciso ben otto albums, tra i quali figura anche una raccolta di covers intitolata “Clàsicos”, un riarrangiamento in stile Porretas di canzoni nazionali. Questo “El Directo” non è altro che un live nel quale ripropongono i migliori successi della loro lunga carriera, tra gli ospiti “illustri” appaiono: Fernando Madina (Reincidentes), Juliàn Hernàndez (Siniestro Total), El Drogas (Barricada), Mohammed (Mägo De Oz) e Ñaco Goñi.
Alla redazione è arrivato questo promo di due canzoni: “Mensajeros” e “Marihuana”, in realtà l’album ne contiene ben altre, tratte dai vari albums: “Si nos dejàis”, “Ahora lo llevamos bien”, “El baile de los sordos” dal primo album e le nuove “Dos pulgas en un perro”, “Palofumeke C.F.”, la ballad “Y aùn arde Madrid”. Il live si conclude con la famosa (almeno in patria) “Porretas” che tratta della storia della band. Questa canzone viene suonata con l’ausilio di tutti i guest più i Boikot e i Sublevatos.
Questo è un doppio album live che farà felici i fans della band.
Sinceramente non avevo mai sentito parlare di questi Porretas che ci propongono un sano rock elettrico estremamente melodico, cantato in lingua madre, che viene influenzato da un certo punk americano dallo spirito goliardico, un po’ irriverente, soprattutto per ciò che concerne i testi. I Porretas sono fortemente debitori di bands tipo Ramones non solo a livello stilistico ma anche d’immagine e di concezione musicale/lirica. I loro testi trattano dei problemi adolescenziali (dalle foto sembra che nostri vadano per i quaranta), il tutto però con molta allegria, spensieratezza, con la voglia di divertire e divertirsi.
Due canzoni sono veramente poche per giudicare un prodotto che consta di due cds, per cui da questi sei minuti abbondanti di punk rock ho solo apprezzato la bravura dei musicisti che, pur suonando brani decisamente elementari, ci mettono passione, energia ed allegria ed ho potuto constatare che in patria sono famosi (si sente il coro dei fans ad ogni ritornello).
Un gruppo sicuramente non fondamentale, il genere non troppo consono allo standard di truemetal, un po’ troppo punk, una band divertente che però si esaurisce terminato l’ascolto del cd. Bravi questo sì, ripeto, anche grazie all’apporto di guest musicians del calibro di Mägo De Oz, una registrazione impeccabile se consideriamo essere un live (il che mi fa suporre un bel lavoro di post produzione).
In definitiva noto una certa difficoltà a trovare una band valida proveniente dalla penisola iberica (escludendo i primi Moonspell, peraltro portoghesi), sembra quasi che i gruppi nascano con lo stampo.
Forse meno ska ma questi Porretas mi hanno ricordato in un certo qual modo i conterranei Ska-Pe.
Track List:
1. Mensajeros
2. Marihuana