Recensione: Elected
Il 25 gennaio 2008 uscivano contemporaneamente le opere rock di Ayreon (01011001) e Avantasia (The Scarecrow), e molti avevano preferito scrivere di un’ipotetica quanto risibile concorrenza piuttosto che degli effettivi contenuti dei due album, ricamando storielle di bassa, davvero bassa lega, per riempire le pagine un po’ smorte delle ‘zine, sperando che il gossip potesse rianimare i lettori (ascoltatori, mi permetto di provocare) annoiati.
Quale occasione migliore, dunque, per i mastermind delle “opposte fazioni”, rispettivamente Arjen Lucassen e Tobias Sammet, per fare fronte unico e cavalcare l’onda – sopita da tempo – della fratellanza metallara, e pubblicare insieme un EP con cui dichiarare al mondo di aver seppellito l’ascia di guerra.
Nasce così “Elected”, in cui i due duettano nella cover della song del 1973 di Alice Cooper, proprio quel Cooper che Lucassen idolatra da sempre, e che non era riuscito ad avere come ospite sul suo 01011001. Mentre Sammet, invece…
E=mc2 è un brano acustico registrato in Belgio per Studio Brussel da Lucassen con Marjan Welman, in occasione della promozione di 01011001. Il brano è Live, in presa diretta, poi mixato in studio con l’aggiunta delle linee di basso.
“Ride The Comet” è estratta da 01011001, per cui vi rimando alla recensione dell’album, aggiungendo che per il sottoscritto è l’highlight del disco.
Si chiude con “Day Six: Childhood”, originariamente appartenente alla tracklist di The Human Equation, nell’occasione cantata da Devon Graves (Dead Soul Tribe), James Labrie (Dream Theater) e Mikael Akerfeldt (Opeth), e qui riarrangiata in versione semi-acustica con pianoforte, basso e l’unica voce, ancora della Welman, per cui anche la tonalità e le liriche (ora in prima persona) sono state riadattate.
Una buona operazione promozionale, niente di più.
Tracklist:
- Elected
- E=mc2
- Ride the Comet
- Day Six: Childhood