Recensione: Electric Eye – DVD

Di Enzo - 9 Febbraio 2004 - 0:00
Electric Eye – DVD
Band: Judas Priest
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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90

Parliamoci chiaro, se esiste una band che nei lontani anni 70 accese il sacro fuoco dell’Heavy Metal questa sicuramente prese il nome di Judas Priest e se esistono gli dei del metallo venuti dall’epoca dell’acciaio per soggiogare i nostri spiriti, una buona parte di essi prende il nome di Halford, Tipton, Downing, Holland e Hill. Considero i Judas Priest tra i primi, se non i primi, movers dell’Heavy Metal, hanno cambiato, modificato, plasmato ed esaltato la storia di questa musica e più in generale del rock nella sua totalità. Ma ora sarà meglio focalizzare l’attenzione su questo nuovo prodotto discografico, Electric Eye è il terzo DVD della band di Birminghan e giunge dopo il buon “Live In London” e il più che discreto “British Steel-DVD”. Ma cosa eleva “Electric Eye” al di sopra dei precedenti DVD? Semplice, Electric Eye racchiude in se storia, passione, attitudine, metallo allo stato solido e dannatissima professionalità, penso ciò possa bastare ad elevare questo prodotto davvero al di sopra della media generale.
In realtà Il DVD si presenta molto scarno all’esterno, ben lungi dall’eleganza a cui band come i Manowar ci hanno abituato, ma per fortuna quando lo si inserisce nel lettore ci si rende conto che è stato fatto un lavoro encomiabile anche già dal punto di vista grafico con un occhio metallico che ci accompagna durante lo scorrere del menù sempre molto intuitivo e di facile navigabilità. I Priest ci hanno regalato davvero tantissimo materiale in questo disco e con ordine andremo ad analizzarli dividendo il DVD in varie sezioni.

Priest…Live!: un’immensa strutura meccanica avvolta nel fumo, migliaia e migliaia di guerrieri in denim and leather che attendono impazienti, un monolitico ingranaggio tra bagliori e lampi artificiali emette un ruggito d’acciaio, qualcosa comincia a muoversi, con incandescente incedere la monolitica struttura metallica comincia ad aprirsi nella sua epica lentezza, tra bagliori di lampi e nebbie artificiali emergono dalla fredda struttura i nostri guerrieri metallici, l’Heavy Metal prende vita, comincia a pulsare al battito di distruttivi riff che improvvisamente fanno tremare il suolo come un fulmine fa tremare la terra, l’Heavy Metal è disceso su quel palco nella sua forma più pura, l’Heavy Metal prende nome di Judas Priest!
L’esibizione dei nostri eroi qui immortalata è quella tenuta a Dallas in Texas durante il “Fuel For Life Tour” nel 1986. C’è di tutto di più ed i classici contenuti sono in prevalenza provenienti dall’era “eighty” della band. L’esibizione del gruppo è impeccabile, il look è quello tipico che i Priest hanno associato ad un disco come Turbo, molto ruffiano ma allo stesso tempo dannatamente “loud and proud”. Ascoltare brani come la futuristica e straziante The Sentinel in una band nel pieno della sua forma è davvero un qualcosa di indescrivibile e non rimanere impressi da quel grande braccio meccanico che solleva Rob “the only Metal God” Halfod durante l’esibizione di Electric Eye o dall’irrompere di una Harley durante Hell Bent For Leather, è davvero difficile. Inutile dilungarci oltre sulla descrizione dei brani e nella loro esecuzione che rasenta sempre la perfezione.
Tornando su lidi più tecnici c’è da dire che la qualità grafica dei video è ottima, ed è stato fatto un ottimo lavoro di digitalizzazione. Anche quella sonora è eccellente supportando ovviamente anche il dolby 5.1.

The Videos: in questa fetta di storia sono contenuti tutti i video della band dall’era di “British Steel” a “Painkiller”, i Judas Priest non si risparmiano e regalano ai fans questi magici documenti dal grande valore storico. Da questi video traspare una parte bellissima di quegli anni, una parte fatta di borchie, moto, potenza e passione. Se si può sorridere osservando i vetusti effetti grafici di un video di Turbo Lover o Freewhel Burning altresì se ne rimane affascinati. E rimanere impassibili di fronte alla pura potenza sonora di video come quello di Painkiller è impresa davvero difficile.

BBC-TV Performance: ma non finisce qui, i Priest includono del disco anche una serie di video live estratti durante le loro esibizioni per la BBC, in realtà alquanto ridicoli nel complesso vista anche la partecipazione di un pubblico non certo all’altezza di una band di tale caratura abituata a ben altri palchi. Molto divertente anche l’esibizione di Rocka Rolla che vedeva i Priest in un ridicolo vestiario in stile figli dei fiori, fortuna che erano solo lampi iniziali, e che poco dopo le borchie e l’acciaio avrebbero soppiantato i languidi “fiori”.

In conclusione è che se amate l’Heavy Metal comprate questo DVD (ma va?), se non amate i Judas Priest compratelo lo stesso e redimetevi, perchè davvero non è da tutti i giorni avere la possibilità di far nostro un prodotto di tale caratura e spessore sul mercato. I fini di lucro di cui è stata accusata molte volte la band specie in occasione della creazione di questo lavoro non esistono, qui l’unico fine prende il nome di professionalità e amore per questa musica, in questo lavoro non troverete fronzoli inutili e riempimenti vari, no, qui c’è solo dannatissimo, rude, potente e micidiale Heavy Metal, il resto è storia.
Vincenzo Ferrara.

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