Recensione: Electrified Brain
Dopo gli Exodus, gli statunitensi Municipal Waste sono, a parer di chi scrive, la più valida realtà thrash metal che esista sull’intero panorama internazionale.
Fin dal disco di esordio “Waste ‘Em All” il quintetto ha proposto un thrash metal di eccellente fattura: veloce, ispirato e venato di melodie, senza per questo perdere quella caustica aggressività di cui si gode brano dopo brano. Non c’è stato un solo disco nel loro percorso artistico che abbia deluso queste aspettative.
“Electrified Brain” non solo mantiene alto il livello qualitativo della loro discografia, ma addirittura lo eleva. Alla solita raffica di mazzate thrashcore (ed alcune sono davvero mazzate coi controca**i!), questa volta si incastonano nel variegato songwriting elementi dallo squisito flavour speed metal nonché assoli per mano di Nick Poulos che, rispetto al passato, risultano ancora più ispirati. Tony Foresta è devastante alla voce e si attesta di fatto ad uno dei cantanti più validi, espressivi e convincenti in circolazione (ne prendano atto tutti quelli che pensano che ‘urlare’ nel microfono sia sufficiente per garantire qualità al cantato di questa corrente musicale).
Ritmicamente la band è riconoscibilissima portando in musica quel leggendario incedere incontrollato che in passato ha proiettato nella storia band come Nuclear Assault e Tankard e che, da un bel po’, è diventato pure il loro motore propulsivo.
C’è poco da dire ragazzi e ragazze: “Electrified Brain” è un disco favoloso. Scorre via che è un piacere lasciando, non solo adrenalina a tonnellate nelle vostre vene, ma pure un gusto unico a livello auditivo. Ed è pure divertente! Ha davvero tutto!
La versione in vinile colorato poi è un gioiellino da collezione a cui è difficile resistere. Ancora una volta: favolosi!
