Recensione: Elements
YOSO è un nuovo progetto musicale (sarebbe meglio parlare di “supergruppo”, come si usava negli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso) nato dall’unione delle forze di tre personaggi di primissimo piano in ambito rispettivamente AOR e progressive.
Stiamo parlando di Bobby Kimball, ex singer dei Toto, magistrale e fondamentale band di soft-rock statunitense, di Billy Sherwood, eccellente virtuoso del basso (nonché vocalista), il quale ha, tra l’altro, fatto parte degli Yes nel periodo di “Union” e “The Ladder“, e di Tony Kaye, che della celeberrima e seminale band di prog-rock è stato il tastierista sia nei primi full-length che nella fase più “commerciale” di “90125”.
Il concetto alla base degli Yoso è estremamente chiaro fin dalla scelta del monicker, francamente bruttino (anche se il primo nome a cui si era pensato, AKA, non era da meno): offrire un inedito ibrido tra il suono dei Toto e quello degli Yes del periodo appunto di “90125” (l’album di “Owner of A Lonely Heart”, per intenderci) e di “Big Generator”.
Per raggiungere i propri obiettivi gli Yoso si avvalgono di altri due egregi strumentisti: Johnny Bruhns alla chitarra e Scott Conner alla batteria, provenienti da tribute bands di Yes e Genesis.
Il primo prodotto scaturito da tale unione di forze è “Elements”, un doppio CD costituito da un primo set di brani inediti in studio ed un secondo di canzoni live provenienti in massima parte dal repertorio delle due bands d’origine; quasi si trattasse, insomma, di una “doppia” tribute-band, sebbene “griffata” e dal purissimo pedigree.
Per quanto attiene allo studio-CD, diciamo subito che il risultato è un pacchetto di canzoni pop-rock molto eleganti e piacevoli, leggermente più sbilanciate sul versante “Toto” dell’ispirazione, suonate con classe e gusto da musicisti in gran forma, tra i quali il solo singer – il cui timbro è peraltro inconfondibile e caratterizzante – pare mostrare qualche ruga sonora, soprattutto nei toni più alti, e nell’ambito di qualche track che sembra essere stata scritta per l’ugola angelica di Jon Anderson.
Paradigmatica appare l’opener “Yoso”, sorta di sigla – la ritroviamo anche in apertura del live- in cui spunti melodici di Toto e Yes si alternano e si fondono in maniera accattivante. Però questa è l’unica volta in cui l’integrazione tra le due fonti d’ispirazione si realizza davvero, visto che da adesso in poi i brani saranno o in stile-Toto o in stile-Yes, senza creare un mix innovativo .
“Path To Your Heart”, che fa seguito a “Yoso”, è, per esempio, un brano catchy, pulsante e saltellante come in certe cose dei primi album del combo di Steve Lukather e dei fratelli Porcaro, arricchito da intarsi alternati di chitarra e tastiere, ed è uno dei pezzi migliori del dischetto, anche se a volte si evidenzia appunto una certa mancanza di limpidezza nelle vocals.
Appare invece alquanto convenzionale la successiva “Where You’ll Stay”, ballata dal ritornello di ampio respiro ma dall’effetto tutto sommato scontato.
“Elements” mette però subito a segno immediatamente dopo una sequenza di brani molto centrati: “Walk Away”, di ispirazione “Yes ottantiani”, che mostra buone armonizzazioni vocali, pregevoli intrecci di chitarre e tastiere ed un incedere piacevolissimo; “The New Revolution”, il cui ritmo incalzante è un buona occasione per gustare il lavoro del basso di Sherwood; “To Seek The Truth”, nella quale l’elegante tocco pop-rock del basso ed il sinuoso portamento della limpida chitarra elettrica ci fa pensare anche ai tardi Pink Floyd.
Nella seconda parte del full-length gli Yoso ci offrono brani raffinati e piacevolissimi, anche se più routinari: “Only One” e “Close The Curtain” riportano senza sorprese dalle parti dei Toto maggiormente easy, “Won’t End Tonight” e “Time To Get Up” sono due songs pop-rock colorate e catchy, “Come This Far” è una ballad evocativa e solenne nella quale Tony Kaye puntella il cantato con raffinati ceselli di tastiere molto seventies.
“Return To Yesterday” chiude invece il primo CD con un bel guizzo creativo, e si fa apprezzare per la bella ed evocativa intro di tastiere, chitarra acustica ed armonizzazioni vocali di stampo Yes (ma anche West Coast), e per i solos di chitarra di matrice prog.
Il CD live, oltre a riproporre alcuni brani del platter in studio, presenta ovviamente estratti dal repertorio delle due “band-madri” , in versioni impeccabili e comunque grintose, che nulla aggiungono e nulla tolgono a quelle originali. Tra queste ci piace segnalare la frizzante “Owner of a Lonely Heart” (peraltro introdotta da un non segnalato estratto da “Make It Easy”), la tosta “White Sister”, posta sacrosantamente in chiusura di concerto, una “Hold The Line” in cui viene valorizzato il plastico basso di Sherwood, nonché “Good For You” (da Toto IV) e “Gift With a Golden Gun” (da “Turn Back”), particolarmente gradite in quanto rappresentano delle scelte dal repertorio dei Toto non scontate quanto la peraltro imprescindibile “Rosanna” e la stessa “Hold The Line”.
L’impressione finale, soprattutto alla luce dell’ascolto del dischetto dal vivo, è che gli Yoso, aldilà dell’indubbia attrattiva e classe dei brani inediti – alcuni di pregevolissima fattura – siano soprattutto un lussuoso pretesto per portare in giro i classici immortali di due bands i cui nomi sono scolpiti nel cuore di tanti appassionati di rock, e che l’appuntamento da non perdere con essi sia soprattutto quello live.
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Line up:
Tony Kaye – tastiere
Billy Sherwood – Basso / Voce
Bobby Kimball – Voce
Johnny Bruhns – Chitarra
Scott Conner – Batteria
Tracklist:
Studio CD
01. Yoso
02. Path To Your Heart
03. Where You’ll Stay
04. Walk Away
05. The New Revolution
06. To Seek The Truth
07. Only One
08. Close The Curtain
09. Won’t End Tonight
10. Come This Far
11. Time To Get Up
12. Return To Yesterday
Bonus Live CD:
01. Yoso
02. Rosanna
03. Owner of a Lonely Heart
04. Walk Away
05. Good For You
06. Yes Medley (Yours Is No Disgrace/Heart of the Sunrise/South Side of the Sky/Starship Trooper/I’ve Seen All Good People)
07. To Seek the Truth
08. Hold The Line
09. Cinema
10. Gift With a Golden Gun
11. White Sister