Recensione: Emotional Metastasis
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Nemo è il progetto solista del frontman nonché chitarrista dei serbi Bulletproof Nemanja Stojanović, complesso hard rock che sino ad ora ha realizzato due full length: Bite Down Hard nel 2021 e No Compromise nel 2023.
Ad accompagnarlo in questa sua nuova avventura, suo fratello Danko Stojanović al basso, Lorenzo Vincenzo Nocerino alla voce, Glenn Welmann alla batteria, Neemias Teixeira ai synth e alle tastiere e, per finire, IB Delight al sassofono.
Emotional Metastasis, questo il titolo del lavoro oggetto della recensione, esce in regime di autoproduzione in versione Cd accompagnato da un booklet di otto pagine con tutti i testi e le note tecniche minimali afferenti il lavoro, missato e masterizzato presso gli Haunting Studios da parte di Nikos Palivos, in Grecia.
Di band heavy metal che si rifanno spudoratamente agli anni Ottanta ce ne sono a iosa, là fuori, alcune delle quali validissime e che spesso hanno trovato spazio su queste stesse pagine web truemetallare a sfondo nero. In campo hard rock, sulla stessa linea d’azione ne esistono, senza dubbio, anche se in numero decisamente minore.
Ebbene, Nemanja Stojanović con i suoi Nemo si getta così sfacciatamente in quello stesso decennio tanto da non potere volergli male. Evidentemente nel suo background esiste un carico da Novanta fatto di Dokken, Ratt, Warrant, Skid Row, Poison, Motley Crue e Pretty Boy Floyd. Che lui ha semplicemente riversato su dischetto ottico.
Il disco dalla belloccia di turno in copertina si snoda lungo otto tracce per trentacinque minuti di ascolto. Sin dall’opener “The Way I Do” ci si immerge in un revival dai suoni possenti e dalle chitarre roboanti, in linea con l’enfasi del glam hard rock anni Ottanta americano macinando fieramente un cliché dietro l’altro. Lorenzo Vincenzo Nocerino è cantante con i controcolleoni ed è proprio il frontman campano a far spiccare il volo all’intero lavoro, risultando totalmente credibile e calato appieno nella parte dell’hard rock screamer che tira finché ce n’è, addirittura esagerando su “Anywhere Anytime”. Il classico esempio di musicista tipicamente heavy metal prestato all’hard. Da segnalare il cambio dietro al microfono su lento “Russian Eyes”, dove Nocerino cede il posto a Daler, interprete totalmente diverso, dalla vocazione platealmente melodica.
Particolari colpi a vuoto Emotional Metastasis non ne accusa sebbene “Love Reaction” non faccia gridare al miracolo ma trattasi di peccato veniale: tutto il resto gira alla grande e farà la gioia dei molti nostalgici di quel periodo magico, che pareva infinito, fra lustrini, mascara, paillettes, pin up in minigonna con tacchi a spillo d’ordinanza, capelli sparati per aria ed eccessi di vario tipo come se non vi fosse un domani.
Buon viaggio all’indietro. Ultima fermata: Sunset Strip.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Nemo bandcamp