Recensione: Empress
Energia travolgente, questo è il trio torinese Be The Wolf; lo hanno dimostrato in passato con gli album ‘Imago’ del 2015 e ‘Rouge’ del 2016 e lo confermano quest’anno con ‘Empress’, la cui uscita è prevista per il 19 ottobre 2018 via Scarlet Records (concesso in licenza in Giappone da Marquee Inc./Avalon).
Il nuovo lavoro corre sul crinale tra l’Hard Rock e l’Heavy Metal, imprimendo dinamismo e potenza continua, con aperture molto coinvolgenti e luminose soprattutto durante i refrain, accompagnati da chorus epici ed anthemici e con gli assoli di chitarra, lunghi ed articolati.
Il sound è vario, con partiture che possono essere veloci o cadenzate ma mai prive di una melodia di fondo, che riesce a dare un tocco di romanticismo anche ai brani più potenti.
In altre parole è un album che può accontentare molti palati: sia quelli che sono più portati a gustare generi come l’A.O.R. ma anche quelli che tendono più verso l’estremo, precisando che i brani non puntano alla violenza sonora ma piuttosto alla durezza.
Gli artisti sono tutti ottimi musicisti e riescono a trasmettere la loro passione a chi ascolta, non fermandosi un momento.
La voce, quella di Federico Mondelli, è forte, estesa e molto adatta al genere.
C’è anche un po’ di spazio per la sperimentazione, effettuata con l’uso dell’elettronica (‘Action’).
In conclusione i Be The Wolf, con ‘Empress’, dimostrano di avere un’identità propria, espressa nei dieci brani che compongono l’album, anche se si percepiscono vibrazioni provenienti dai classici degli anni ’80.
L’apertura è affidata a ‘Burn Me Out’, veloce e dura è Heavy Metal al 100%, con cori melodici ma anche vivaci ed un assolo potente e dinamico.
Segue la già citata ‘Action’, pestata anche se non veloce, con strofe rese particolarmente morbide dall’uso delle tastiere elettroniche. Un brano particolare ed interessante.
Il terzo brano è ‘Stallone’, che richiama atmosfere Power, mentre in ‘Thousand Years’ esplode la vena Hard Rock, con un refrain epico e magico ed un assolo carico di luce.
Il brano successivo è ‘You’re My Demon Tonight’, veloce ed al contempo romantico, mantiene una struttura Heavy Metal con chitarre molto forti.
Superata la metà dell’album il lavoro degli artisti prosegue senza sosta: hanno ancora tanto da dire e soprattutto da dare.
‘All Days I Missed’ ha toni molto accesi pur se di velocità controllata; il refrain e l’assolo sono molto appassionanti.
‘Move It’ è un Rock arioso, energico, brillante ed accattivante mentre ‘Here and Now’, un veloce Heavy Metal, tende un po’ a chiudersi nell’oscurità, in particolare nella sezione finale.
Chiudono l’album le potenti e trascinanti ‘Trigger Discipline’ e ‘Jungle Julisa II’, quest’ultima intrisa di momenti romantici pur se forte.
‘Empress’ è la chiusura, molto dura, di un capitolo, composto anche dagli album usciti in precedenza e lo fa nel modo migliore. Dire se i Be The Wolf sono un gruppo Heavy Metal od un gruppo di moderno Hard Rock è praticamente impossibile, visti tutti gli intrecci che si susseguono nell’album. A mio parere non è neanche giusto cercare di limitarli dentro un genere: i Be The Wolf sono i Be The Wolf e basta, una band energica che saprà far parlare molto di se in futuro. Auguriamo loro la densa attività live che meritano ed attendiamo il prossimo lavoro.