Recensione: Empyre
Quarto capitolo discografico i Burning Point da Oulu, Finlandia, band attiva dal 1997. Il lavoro si intitola Empyre, gode del marchio Metal Heaven e contiene al proprio interno undici brani di HM melodico venato di Power Metal.
Si parte con la versione metallizzata della musica del Padrino – Intro/The Godfather Theme -, peraltro sufficientemente riuscita, e si chiude con Only The Wrong Will Survive, un mid tempo roccioso, marziale che però sa non essere stucchevole.
In mezzo due manciate di tracce che, sebbene scomodino a turno gli eroi delle due decadi passate riescono a fare muovere allo stesso tempo sia il piedino che la capoccia. Di solito il terzo album, per una band, è il sinonimo della maturità o della maggiore età raggiunta. Il quarto, la conferma del tutto, sempre che ve ne siano i presupposti. Nel caso dei Nostri Empyre surclassa il predecessore mostrando un gruppo maturo che sa scrivere pezzi da sicuro appeal.
Pete Ahonen, pur non essendo un fenomeno, possiede una voce profonda quanto basta per lasciare il segno. Il resto della line-up è in linea con il prodotto proposto, quindi pulizia di suono e virtuosismi contenuti. La title track e Face The Truth mostrano il lato più Speed della proposta Burning Point mentre l’epopea eroica viene attraversata in Fool’s Parade e Sacrifice. Miele a profusione nel lentone di turno, nella fattispecie intitolato Was It Me, sulla scia degli Hammerfall più ispirati. Altre canzoni degne di citazione sono la monolitica Walls Of Stone e la galoppante Manic Merry-Go-Round. I Burning Point, con questo quadrato e solido Empyre, si meritano quantomeno un chance.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. Intro/The Godfather Theme
2. Empyre
3. Manic Merry-Go-Round
4. Face The Truth
5. Fool’s Parade
6. Was It Me
7. Walls Of Stone
8. Sacrifice
9. Cruel World
10. Blinded By The Darkness
11. Only The Wrong Will Survive
Line-up:
Pete Ahonen – Vocals & Guitars
Pekka Kolivuori – Guitars
Jukka Jokikokko – Bass
Pasi Hiltula – Keyboards
Jussi Ontero – Drums
