Recensione: Endless

Di Damiano Fiamin - 26 Settembre 2013 - 12:50
Endless
Band: Doomenicus
Etichetta:
Genere:
Anno: 2013
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
65

Sono passati quattro anni da quando i pugliesi Doomenicus hanno pubblicato il loro fortunato “Sacred”. Il combo foggiano, nel frattempo, ha subito l’ennesimo terremoto interno, arrivando a dare alle stampe questo nuovo EP con una formazione praticamente stravolta rispetto al precedente capitolo discografico. Chi conosce la band non si sarà certo stupito leggendo l’introduzione: attivi dall’ormai lontano 2001, i nostri hanno senza alcun dubbio condotto un’esistenza travagliata; in oltre un decennio sono stati numerosi i musicisti che si sono alternati tra le fila del gruppo. Tutta questa instabilità non ha certo aiutato i nostri che sono, infatti, riusciti a dare alla luce a ben pochi dischi da quando il frontman Domenico Caruso ha dato vita al progetto. Certo, quantità raramente è sinonimo di qualità (e in questo possiamo trovare conferma nell’ottima accoglienza incassata dal precedente parto della band); vediamo un po’ come se la sono cavata questa volta i cinque, prendiamoci il tempo necessario e ascoltiamo questo “Endless” con la testa ben sgombra da preconcetti.

A dispetto del titolo, l’EP che teniamo tra le mani è decisamente breve, poco più di un quarto d’ora di doom metal vecchia scuola, sulla falsariga di gruppi storici come Saint Vitus e Candlemass. Bassi pulsanti e ritmi viscosi contribuiscono a creare un’atmosfera cupa, dove sonorità dal sapore gotico si intrecciano con martellate più pesanti e inesorabili. Un CD dal packaging ben realizzato, pulito, piacevole e ben suonato che, ai primi ascolti, non sembrerebbe però discostarsi in maniera rilevante dai tanti analoghi che si affastellano sugli scaffali dei negozi e che intasano la Rete con produzioni trite e ritrite.
Abbiamo già un verdetto, dunque? “Endless” è bocciato, se ne riparla tra qualche mese?
Ebbene, no. Andando avanti e sviscerando in maniera adeguata l’album, si colgono numerose sfumature che, a un primo passaggio, erano sfuggite. Tra i fraseggi oscuri che si avvicendano di traccia in traccia, balenano alcune intuizioni interessanti, scintille di estro compositivo che riescono a dare un sapore diverso ai pezzi e a caratterizzarli in maniera sicuramente maggiore. I tre brani che compongono l’EP posseggono ognuno un’anima propria che li differenzia l’un dall’altro permettendoci, nel contempo, di farci un’idea di dove vorranno andare a parare i cinque con il loro prossimo album.

Il risultato è convincente anche se, probabilmente, il quintetto non ha voluto allargarsi e osare eccessivamente: tra le tracce traspare, infatti, una certa varietà che, però, rimane legata a dei canoni stilistici fin troppo rigorosi. La voce di Caruso, per esempio, pur se ben impostata e coinvolgente, appare stranamente appiattita; una bizzarria, soprattutto considerato quanto sentito nel precedente “Sacred”.  Alla fine, si ha l’impressione che questo EP non sia nato tanto per fungere da vetrina per uno sforzo futuro e già definito quanto, piuttosto, per pungolare gli ascoltatori e saggiarne le reazioni in modo da programmare con maggiore cura la strategia compositiva che stabilirà l’ossatura del prossimo capitolo della discografia della band.

“Endless” è un disco strano. I cinque pugliesi hanno dato vita a un gioco di luci e ombre che non riesce a convincere pienamente l’ascoltatore a causa di qualche inciampo di troppo. Nonostante l’apparente disomogeneità di fondo che permea le tracce, però, il risultato finale non è malvagio; sebbene l’eccessiva prudenza in fase di realizzazione abbia imbrigliato eccessivamente le forze creative dei musicisti, nelle tre canzoni si intuisce qualcosa di più. Come Michelangelo con le pietre grezze, i nostri non devono fare altro che scolpire il materiale che hanno a disposizione per estrarne l’idea rinchiusa al suo interno. Sicuramente, hanno a disposizione le capacità tecniche per farlo. Speriamo solo che riescano a trovare il giusto approccio.

Damiano “kewlar” Fiamin           

Ultimi album di Doomenicus

Band: Doomenicus
Genere:
Anno: 2013
65
Band: Doomenicus
Genere:
Anno: 2009
80