Recensione: Endless Torment

Di Daniele D'Adamo - 21 Ottobre 2015 - 21:31
Endless Torment
Etichetta:
Genere: Death 
Anno: 2015
Nazione:
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74

Più di una volta la Sicilia, probabilmente a causa della sua natura insulare, quindi tendente all’isolamento, ha sfornato band di metal estremo sui generis. Piuttosto lontane, cioè, dai comuni canoni stilistici entri cui le varie fogge dovrebbero essere ricomprese.

Fra esse, non si possono non menzionare i furibondi Dead Twilight, nati a Palermo nell’ormai lontano 2001, e che da allora hanno dato alle stampe due demo (“… A Litany For The Deads…”, 2006; “Echoes From Nothingness”, 2011) e, finalmente, quest’anno, l’album d’esordio “Endless Torment”, rigorosamente autoprodotto.

L’ambito, com’è lecito attendersi, è quello del più profondo underground. Il quale, consentendo agli artisti di esprimere in libertà assoluta la propria verve musicale, può determinare le condizioni basilari affinché nascano progetti metal dall’intensità ed esagerazione parossistiche.

Che è la fattispecie dei Nostri, mostruosi masticatori di death metal portato sino alla perdita di coscienza, sino alla dissoluzione dell’intelletto. Marco “Asavargr”, Luca e C.S. Jack non concedono nulla alla pietà umana, triturando con il loro devastante bombardamento termonucleare qualsiasi oggetto/essere vivente sino alla dimensione molecolare. La programmazione della drum-machine da parte di Luca non lascia spazio a dubbi e/o indecisioni: tutto deve essere teletrasportato sino ai confini della concezione umana. Un approccio già sperimentato da Quorthon a metà degli anni ’80, sicuramente monotono e artificioso ma maledettamente indicativo di una bestiale volontà di sublimare le membrane timpaniche del coraggioso quanto incauto ascoltatore. Non solo, quindi, per la necessità di affidare il drumming a una macchina per mancanza di materiale umano.

Lo stesso Luca, poi, indica con la sei corde orizzonti inesplorati di furia scardinatrice, grazie al supporto di un indescrivibile muraglione di suono costruito dalla folle sequenza di riff eruttati senza alcuna soluzione di continuità. Detto della mera funzione riempitrice – ma ci voleva, data la leggerezza della drum-machine – delle linee di basso, la ciliegina sulla torta si materializza sulla scabra ugola di Marco “Asavargr”, inumano cantore dell’Apocalisse affrontata con immensa aggressività grazie alla stentorea veemenza di un semi-growling dai dolorosi effetti fisici causati all’apparato uditivo di chi ascolta.

Insomma, “Endless Torment”, come peraltro suggerisce nemmeno troppo velatamente il titolo, è un viaggio allucinante lungo poco più di mezz’ora nella schizofrenia; ove albergano voci, visioni, allucinazioni di personalità assolutamente distorte e deviate. Difficile prevedere il futuro dei Dead Twilight. Il loro modo scellerato di intendere il metallo oltranzista non li porterà, forse, a una visibilità seppur minima nell’ambiente del death metal. Ma questo, a seconda dei punti di vista, può considerarsi un pregio.

Un grande pregio.        

Daniele D’Adamo

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