Recensione: Error in Evolution

Di Stefano Risso - 8 Marzo 2007 - 0:00
Error in Evolution

Per parlarvi del nuovo disco degli One Man Army and the Undead Quartet,
Error in Evolution, potrei per assurdo rimandarvi alla recensione
che è stata fatta in occasione del debutto della band svedese,
21st
Century Killing Machine
. Squadra che vince, non si cambia? Direi proprio
di no.

Error in Evolution è giusto quello che ci poteva aspettare da una
formazione che fa leva unicamente sulla presenza di Johan Lindstrand (ex
The Crown) al microfono, che gioca con melodie e riff riciclata gia da
anni, e che è supportata dagli enormi mezzi della potentissima Nuclear Blast,
che assicura a questi musicisti il classico pacchetto produzione/artwork super
professionali. Il solito death/thrash scontato e prevedibile, che puntualmente
obbedisce a tutti i comandamenti del perfetto compositore con poche idee
personali, e con un minimo di competenza tecnica, che si ritrova in mano la
possibilità di suonare un disco attingendo dalla musica che lo ha formato come
musicista.

Troppo poco per strappare una sufficienza, troppo poco per levarsi di dosso
la nomea di “musica plastificata”, riprendendo intenzionalmente l’aggettivo
utilizzato nella prima recensione degli One Man Army and the Undead Quartet.
Nel 2007 non si richiedono capolavori o stravolgimenti di sound memorabili, si
richiede solo un minimo di personalità, e tanta grinta da riversare nei proprio
brani. Quando anche quest’ultima latita allo vuol dire che siamo arrivati in
fondo al barile… I nostri da parte loro ci mettono anche buona volontà nel
rendere fruibile e scorrevole Error in Evolution, riuscendovi in
parte nella prima metà della tracklist. Mine for the Taking, Such a
Sick Boy
sono tracce discrete, che senza pretendere nulla, si mantengono su
buoni ritmi veloci e accattivanti, The Supreme Butcher, la migliore del
lotto, viene inaugurata da una riff che è praticamente un plagio dei migliori
Testament
. Del resto se attingi a piene mani da band di questo calibro, è
difficile comporre delle schifezze (concetto che si può estendere a tutti gli
altri pezzi presenti). In vistoso calo la seconda metà del lavoro, dove i tempi
si fanno mediamente più lenti, aumentando la sensazione di noia durante
l’ascolto, e in cui si assiste a una buona cover di Alice Cooper, He’s
Back (The Man Behind The Mask)
, che c’entra un po’ come i cavoli a merenda.

Siamo alle solite: Error in Evolution potrebbe irretire
unicamente i neofiti del genere, attirati dal suono corposo di cui godono i
nostri e dalla veste grafica molto curata. Sotto questa coltre di
professionalità, le fondamenta degli One Man Army and the Undead Quartet
stanno scricchiolando pericolosamente.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Mine for the Taking (mp3)
  2. Knights in Satan’s Service
  3. Such a Sick Boy
  4. The Supreme Butcher
  5. The Sun Never Shines
  6. See Them Burn
  7. Nightmare in Ashes and Blood
  8. He’s Back (The Man Behind The Mask) (Alice Cooper cover)
  9. Heaven Knows No Pain
  10. Hail the King