Recensione: Eugenics
Venti anni di follia non sono bastati a compromettere la psiche degli ‘Yonker’s’ Malignancy e dei loro adepti, grazie probabilmente anche al giusto dosaggio delle loro uscite discografiche, visto che, nonostante le due decadi di attività, hanno all’attivo una serie di demo, split e EP, ma solo tre full-length, compreso il presente.
E non è casuale, se teniamo conto degli ingredienti usati dalla band per sconvolgere le menti dei loro seguaci: i trentadue minuti di “Eugenics” – che segue “Inhuman Grotesqueries”, datato 2007 – sono il risultato di una padronanza strumentale eccellente unita a una vena compositiva che fa dei continui cambi di tempo il suo pezzo forte, e soprattutto della capacità di amalgamare il materiale in loro possesso in un blend ben direzionato.
Anche se il lavoro in grandi linee è impostato sul contrasto e su pattern ritmici complessi, lungi dal pensare le sezioni come episodi isolati, matematici e poco musicali: il tutto è amalgamato con disinvoltura e cura dei particolari, frutto di una dedizione totale a questo affascinante filone del brutal death metal – sì cervellotico e a tratti ostico – ma altrettanto maledettamente intrigante. Il tutto richiede diversi ascolti prima di poterne usufruire appieno, ma ogni repeat vi aprirà nuove prospettive e orizzonti per entrare nel mondo Malignancy.
La chitarra di Ron Kachnic detta l’andamento musicale tra riff e accordi atonali al limite della cacofonia, ma senza intralciare quelle che sono le fondamenta del combo: Roger J. Beaujard e Mike Heller hanno l’obbligo contrattuale di non annoiarsi e di non annoiare, restando su un ritmo riconoscibile per non più di qualche secondo, per poi subito fuggire verso nuove direzioni… “Extinction Event”, “Cataclysmic Euphoria” e “Creatures Of Conformity” appartengono a questa categoria. Le restanti tracce, pur mantenendo come base gli elementi citati, usano nuove idee per entrare in contatto col vostro sistema nervoso: “Global Systemic Collapse” è sicuramente il brano che più di tutti vi mette alla prova, complice anche la suadente voce femminile iniziale, mentre “Type Zero Civilization” e la title-track “Eugenics” sono caratterizzate da riff infernali e sezioni mid-tempo da capogiro. Ma non mancano attimi di respiro, come l’intro acustico e il solo di chitarra etnico che caratterizzano “Separatists” e un omaggio al pur sempre presente grindcore, in “Monstrous Indifference”.
La conclusiva “The Breach” è una sintesi in perfetto ‘Malignancy-style’, i cui quattro minuti sono il colpo di grazia al sistema nervoso centrale, messo duramente alla prova da questo terrificante “Eugenics”… ma se pensate che per qualche anno non avrete più a che fare con nuove uscite dei Nostri, non vi resta che fare un check alle vostre solide orecchie e soprattutto al vostro autocontrollo!
Vittorio “VS” Sabelli
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Tracce:
1. Intro 0:47
2. Type Zero Civilization 2:53
3. Eugenics 2:55
4. Extinction Event 3:03
5. Global Systemic Collapse 3:52
6. Cataclysmic Euphoria 3:17
7. Separatists 4:44
8. Monstrous Indifference 1:23
9. Cryptobiosis 2:28
10. Creatures Of Conformity 2:53
11. The Breach 4:06
Durata 32 min.
Formazione:
Danny Nelson – Voce
Ron Kachnic – Chitarra
Roger J. Beaujard – Basso
Mike Heller – Batteria