Recensione: Evil in the Night
Stati Uniti d’America: quella che vent’anni fa era la Terra Promessa per chiunque si professasse thrasher (e più in generale HM fan), al giro di boa degli anni Novanta ha ceduto senza scrupoli al richiamo di nuove e più redditizie tendenze musicali, certificando la morte di una scena invidiata in tutto il mondo. Oggi il grande pubblico premia gruppi ed etichette che hanno saputo reinventarsi (o svendersi, a seconda dei punti di vista) pur di non marcire nel dimenticatoio, relegando a uno status di serie B chi non ha voluto adeguarsi al sistema. In queste condizioni, animato da una passione che trascende qualsiasi handicap di partenza, si è adunato un esercito di indomiti musicisti ligio ai dettami della vecchia scuola, con l’obiettivo dichiarato di creare un fronte comune per difendere la tradizione di un genere che non vuole scomparire; i risultati sono spesso sorprendenti, sia per l’indiscussa qualità artistica esibita in tempi non sospetti, sia per la disinvoltura con cui formazioni relativamente giovani riescono a far propri stili e suoni che i Padri hanno ormai dimenticato.
Merciless Death (un monicker, un programma) è una delle tante band che agitano i sobborghi californiani da qualche anno, tra concerti auto-finanziati e la speranza di rilevare uno slot di supporto al passaggio di qualche vecchia volpe ancora in pista. Avviato nel 2003 da Dan Holder (chitarra) e Andy Torres (basso / voce), il gruppo si è ritagliato uno spazio nel sottobosco di L.A. cimentandosi in uno speed metal d’ispirazione blasfema / horrorifica che ha destato interesse tra le etichette indipendenti dell’area; nonostante la giovane età dei componenti, il terzetto (completato dal batterista Cesar Torres) suona old-school al 100%, come testimoniato dalla pur acerba demo-tape Annihilate the Masses (2004). Il debutto Evil in the Night, auto-prodotto nel 2006 e distribuito in sole 100 copie, ha attraversato gli States in lungo e in largo, terminando la propria corsa al quartier generale della Heavy Artillery: label piccola ma agguerrita che, al grido di battaglia We’re bringing back the metal as if the 90’s never happened!, ha offerto una vetrina più importante al combo. Detto, fatto: a marzo 2007 scocca l’ora della ristampa su larga scala.
Evil in the Night è un disco per appassionati, inutile girarci intorno. Nessuno spazio concesso a modernismi e rivoluzioni stilistiche: quella dei Merciless Death è la missione di tre irriducibili in territori ormai sepolti, un pellegrinaggio che parte dagli echi di Show No Mercy per fare tappa in terra tedesca e celebrare, più in generale, la scena europea di vent’anni fa; un prodotto, insomma, che non rinuncia a incorporare influenze d’oltreoceano pur mantenendo un sound spiccatamente americano (tra Dark Angel, Blood Feast, Agent Steel e compagnia). Produzione, artwork (a cura del sempre impeccabile Ed Repka), titoli e foto: tutto è curato nei minimi dettagli affinché evochi uno scenario ben preciso, che i destinatari di questa release avranno già colto; inutile allora soffermarsi oltremodo sull’efficacia di brani quali Exumer o Slaughter Lord, autentici ordigni sonori che invitano a nozze gli headbanger più scatenati. La prestazione della band è lungi dall’essere tecnicamente impeccabile, ma i fanatici del genere adoreranno il piglio acidissimo di Andy Torres e la batteria a mitraglia del fratello Cesar, tanto monocorde quanto funzionale nel suo incedere, senza dimenticare il riffing abrasivo forgiato dalla chitarra di Dan Holder (al top su Deadly Assault, un must per tutti i fan dei Possessed).
Avete di fronte il classico disco che spacca in due il pubblico: alla larga chi chiede innovazione e freschezza ai gruppi odierni, o chi più semplicemente si accontenta dei classici. Il resto, quella sparuta ma inossidabile minoranza che continua a supportare uscite di questo calibro, può andare tranquillamente a scatola chiusa. Chi ha orecchie per intendere…
Federico ‘Immanitas’ Mahmoud
Tracklist:
01 Slaughter Lord
02 Deadly Assault
03 Command Death
04 Burn in Hell
05 Exumer
06 Act of Violence
07 The Final Slaughter
08 Ready to Kill
Nota a margine: il disco è acquistabile presso il gruppo o Heavy Artillery in tre formati: CD, LP e LP deluxe (vinile colorato rosso o blu, poster 18” x 24”, toppa ufficiale – 200 copie totali numerate a mano).