Recensione: Evolution
Evolution è il demo di esordio di un giovane gruppo dalla provincia di Frosinone, e più specificatamente dei dintorni della città di Sora. La band in questione è un quintetto, unito dal 2005 con il comune intento di suonare prog metal sotto il moniker di Metaphysics.
La musica proposta dalla band laziale è un prog metal ricco di sfumature e di inserti di più generi, in modo particolare thrash metal e power, uniti tra loro nelle singole canzoni in modo piacevole da ascoltare, spesso trascinante anche se, come giusto che sia, talvolta un po’ acerbo.
L’esordio dei Metaphysics è composto da quattro brani che, come suggerisce il titolo stesso, sono il risultato dell’evoluzione musicale che la band ha vissuto negli anni passati suonando insieme; il primo di questi brani porta il titolo di The First Man ed è un pezzo di impatto, trascinante nel suo carattere thrashy che ricorda un po’ nelle sue linee di chitarra i Metallica di Master Of Puppets. Un vortice di arpeggi quasi ipnotici prendono possesso la scena e preparano l’ingresso delle linee di cantato di Davide Gabriele, dalla tecnica vocale abbastanza grezza e ancora un po’ acerba, difetto comune alle tracce successive del disco. Il brano riprende con sfuriate energiche dal sapore thrash che si alternano ad altre prog e ad assoli di chitarra che mostrano una grande padronanza dello strumento da parte dei due chitarristi Luca Caschera e Davide Perruzza.
Who Are We mette in mostra l’anima più power del gruppo, specie nella sua introduzione e nella sua struttura ritmica, che rendono la canzone particolarmente orecchiabile sin dal primo ascolto e esibiscono ancora una volta le doti tecniche dei singoli musicisti, nel breve virtuosismo di basso di Matteo Raggi e negli assoli delle sei corde tecnici ma bene inseriti e adattati ottimamente all’atmosfera dei brani.
La canzone successiva è Evolution Pt.1 e ha un carattere aggressivo e sincopato grazie alla potenza e al muro sonoro creato dagli strumenti all’unisono che, nel loro danzare su ritmiche contorte per l’orecchio, ricordano una versione semplificata dei Meshuggah. Grande il lavoro, come in tutto il disco del batterista Marco Aiello, mentre alcune code biascicate del cantato di Gabriele ricordano quasi i Metallica.
La chiusura dell’album spetta agli otto minuti di Through The Life, un brano che alterna fasi più melodiche e orecchiabili a intermezzi più “progressivi” e pesanti, aiutati talvolta da sporadiche linee di tastiera. Numerosi sono i cambi di scena e di atmosfera, che si alternano e si contendono il centro dell’attenzione per la durata dell’intera canzone.
Evolution non è una demo priva di difetti: molte cose, soprattutto nella produzione come i suoni dei piatti della batteria, troppo bassi, alcune distorsioni usate nella voce e l’uso della voce stessa sono molto migliorabili. Questi difetti però non devono distogliere l’attenzione da quello che deve essere il protagonista del giudizio complessivo di questo gruppo, ovvero le idee. Qui di idee buone ce ne sono mole, accompagnate da una padronanza degli strumenti invidiabile che, con il passare del tempo, verosimilmente non potrà che migliorare e il giudizio su questa prova tiene soprattutto conto di questi fattori.
Silvia “VentoGrigio” Graziola
Tracklist:
1. The First Man
2. Who Are We
3. Evolution Pt. 1
4. Through The Life
Formazione:
Luca Caschera – Guitar
Matteo Raggi – Bass
Davide Gabriele – Vocals
Davide Perruzza – Guitar
Marco Aiello – Drums