Recensione: Existence Of Trauma

Di Daniele D'Adamo - 6 Maggio 2011 - 0:00
Existence Of Trauma
Band: Am I Blood
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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78

È una storia tribolata e irta di difficoltà, quella dei thrasher finlandesi Am I Blood. Occorre riassumerla sia perché di difficile ricomposizione, sia – soprattutto – perché dimostra l’ostinata voglia di sopravvivere della band e, anche, di che pasta essa sia fatta.

Nel 1992, un certo Pasi Koskinen, che poi diventerà il frontman degli Amorphis, fonda gli St. Mucus: combo heavy/thrash che, una volta inciso il primo full-length (“Natural Mutation”, 1995, label Stupido Twins) perde – un mese dopo – proprio lui, Koskinen.
Nel 1997 il moniker diventa Am I Blood e così la nuova formazione realizza due album con la Nuclear Blast Records: “Am I Blood”, 1997, e “Agitation”, 1998. Un EP interlocutorio, “Gone With You” (2000, label Screeming Bannshee) fa da sponda per il terzo full-length: “The Truth Inside The Dying Sun” (2001) che, a causa di vari conflitti con le case discografiche interessate, vede la luce soltanto nel 2004 sotto l’egida, nuovamente, della Screeming Bannshee.
Nel maggio del 2005 il gruppo firma l’ennesimo contratto, stavolta con l’A1 Metal Ltd., registrando quindi il quarto lavoro a metà 2008, “Existence Of Trauma”(nel frattempo, durante il medesimo anno, giusto per tenere in caldo le mani, il complesso incide un demo autoprodotto: “Shadows With The Colors”), con contestuale ennesimo rimescolamento della line-up e altrettante, nuove beghe legali.

Complicazioni cui i Am I Blood hanno detto basta: per premiare i fan delle interminabile attese fra un disco e l’altro, da quest’anno l’ultimogenito (“Existence Of Trauma”, appunto) è disponibile per il download gratuito direttamente dal sito ufficiale della band; in attesa che, finalmente, i Nostri trovino la pace con un contratto discografico definitivo in grado di consentire loro di programmare con serenità un futuro (prossimo) almeno decente.
 
“Existence Of Trauma”, pur essendo al momento autoprodotto, ha un suono maestoso e potente, impeccabile in ciascuna delle sue parti. Si tratta di un tono pieno, carnoso e, soprattutto, caldo; lontano, cioè, da alcune moderne proposte tipiche del metal estremo quali technical thrash oppure deathcore. Evidentemente, la grande esperienza di Janne Kerminen e dei suoi compagni d’avventura si fa ben sentire, poiché il loro spesso retroterra culturale consente l’inserimento, nelle armonizzazioni, di svariati elementi eterogenei fra loro; quali per esempio accattivanti orchestrazioni (“Devil Of Your Head”), delicati inserti di pianoforte (“Beyond The Shadows (intro)”) e di violino (“Hangin’ Till My Head Is Numb”), in grado di tinteggiare a più colori un suono altrimenti povero e magro qual è quello del thrash ortodosso. Anche la durezza tipica del thrash di base, è superata con gran classe, bisogna dirlo, dagli arrangiamenti ideati dall’ensemble di Kerava. Arrangiamenti la cui riuscita è aiutata dall’ottimo lavoro della sezione ritmica, che rifinisce il tutto con l’energia avvolgente del groove metal (“Are You Alive”). Attenzione, però. Lo ripeto: gli Am I Blood fanno thrash, e di quello tosto (“Follow Me On The Darkside”, “Innocence Turns To Hatred”). Di quello che fonda le proprie radici nel substrato primigenio in cui si trovano anche i rizomi di Metallica (in primis), Testament ed Exodus.

Con un suono così bene impostato, gli Am I Blood trovano con facilità il bandolo della matassa per tessere, invece, il proprio sound che, come si può a questo punto intuire, è ricco di personalità e, soprattutto, trova ben pochi riscontri nell’attuale panorama thrash. L’unica concessione a qualcosa di simile la fa Kerminen, con un approccio alle linee vocali simile a quello di James Hetfield dei tempi migliori; tuttavia più orientato in direzione di una gradevole vena melodica (“Tears Of Your Agony”). Per il resto, invece, si può gustare – spesso e volentieri – l’ottima sinergia fra la riottosità (“Sin Of Believer”) del genere e le melodie composte dai cinque del distretto di Helsinki, bene mostrate dal guitarwork di classe messo giù dalla coppia d’ascia Ilves/Tomi Luoma; guitarwork completo sia nella costruzione della struttura ritmica (“The Dawn Became Their Pride”, “Shadows With The Colors”), sia nella finitura a colpi di soli (“Corruption And Waste”). Con tutta questa carne al fuoco, va da sé che la longevità del CD è notevole: le canzoni sono varie, complesse e, nello stesso tempo, di facile assimilazione.            

In massima sintesi, per chiudere, basta un aggettivo: incredibile. Incredibile che il quintetto dell’Uusimaa e il suo “Existence Of Trauma” non facciano bella mostra di sé – in prima fila – nelle vetrine delle rivendite specializzate.

Daniele “dani66” D’Adamo

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Track-list:
1. Are You Alive 4:12
2. Devil Of Your Head 3:35
3. Follow Me On The Darkside 3:43
4. Hangin’ Till My Head Is Numb 3:48
5. Innocence Turns To Hatred 4:02
6. The Dawn Became Their Pride 4:17
7. Tears Of Your Agony 3:10
8. Beyond The Shadows (intro) 0:40
9. Shadows With The Colors 3:27
10. Corruption And Waste 3:29
11. Sin Of Believer 4:20               

All tracks 38 min. ca.

Line-up:
Janne Kerminen – Vocals
Ilves – Guitar
Tomi Luoma – Guitar
Toni Grönroos – Bass
Mickey Tanttu – Drums
 

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