Recensione: False Reality

Di Andrea Bacigalupo - 11 Agosto 2023 - 8:30

Certo che se vuoi essere notato, ma decidi di chiamarti “Nemesis” non è che parti proprio bene: nei Metal Archivi si contano ben oltre cinquanta band, tra passato e presente, che portano tale nome.

Quella oggetto di questa recensione è nata nel 2022, proviene da Houston, Texas e suona un Thrash Metal vecchio stile, ruvido come la carta vetro del 40.

Altra particolarità è che non è formata da ingrigiti dinosauri che insistono nel riproporre quello che sono stati un tempo, ma è bensì un bellicoso quartetto giovanissimo, dalla forte attitudine Old School e molto deciso nel volersi far strada.

Il paragone viene naturale: Metallica, Slayer, Megadeth, Anthrax … erano adolescenti, o poco più, quando nei primi anni ‘80, facendo un tutt’uno di dedizione, istinto e straordinarie capacità tecniche, hanno generato quell’ondata viva e travolgente chiamata Thrash Metal.

Non sono più quei tempi … le band di cui sopra più Exodus, Testament e molte altre, che non stiamo a riportare per brevità, hanno detto prepotentemente quasi tutto ed oggi la tendenza porta più che altro a ‘conservare’ e celebrare quello che è stato fatto (con qualche eccezione, naturalmente).

I Nemesis sono giustappunto fra questi, come dimostra ‘False Reality’, loro album di debutto disponibile dal 9 giugno 2023.

Diciamolo subito: la band è distante dai leoni citati e non compie nessun miracolo per cui, anche questa volta, i troni rimangono a chi li ha conquistati con le prime battaglie.

A questo giro, però, qualche piedistallo un po’ traballa. Questa band ha grandi numeri da vendere e sa il fatto suo. Soprattutto, compone molto bene.

False Reality’ sono 9 belle canzoni, tutte tirate, in cui l’indole e la tecnica hanno un bilanciamento pressoché ottimo. Gli spiriti che aleggiano sono più che altro quelli di Metallica e Megadeth: Thrash genuino, senza iper estremismi e privo di contaminazioni.

La produzione non è sporca e grezza come un tempo ma neanche pulitissima, con tanto di riverbero nella voce e non si percepiscono troppe stratificazioni o sovraincisioni.

La sensazione è quella di una band che predilige il palco allo studio di registrazione, che le piace stare in mezzo alla gente … farsi ascoltare (i testi affrontano pesanti questioni sociali e politiche); le canzoni sono dirette, efficacemente “live” ma non banali ed ogni pezzo ha una struttura melodica che cresce e si sviluppa senza disperdersi o frammentarsi in mere sequenze scollegate.

Quello dei Nemesis è un Thrash orecchiabile ma non ruffiano, veloce ma non supersonico, con dei cori incisivi ma non eccessivamente anthemici, degli assoli lunghi ma non virtuosi ed una distorsione aggressiva ma non disturbante. È il Thrash di quando i dinosauri camminavano ancora sulla terra, quello che oggi fa aprire gli armadi, a chi ha superato gli ‘anta, per controllare se il vecchio giubbotto di Jeans con le maniche strappate e pieno di toppe e spille c’è ancora.

Stop alla malinconia e chiudiamo! ‘False Reality’ non è perfetto: in più di una traccia la ridondanza dei riff è eccessiva e le influenze prevaricano sui tratti personali (il vocalsit Nick Broussard è praticamente posseduto da Dave Mustaine) ad esempio. È, però, un disco onesto che mostra una band viva, che sa il fatto suo e che non sta facendo le cose a caso, come dimostra l’alta qualità di pezzi come ‘Ceasefire’, la Title-Track, ‘Aggressor’ ed ‘Escape’ per citare qualche titolo.

C’è dello studio dietro, i Nemesis sono una band che lavora secondo lo spirito giovanile: con energia, efficacia, la corretta dose di serietà affiancata al divertimento e la voglia di crescere. È giusto così e, per questo, li sosteniamo con forza.

False Reality’: album decisamente da ascoltare.

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