Recensione: Fans of the dark
Giungono dalla Scandinavia all’omonimo esordio discografico con Frontiers Music i Fans Of The Dark.
Dopo aver composto, durante il periodo di sosta forzata imposto dalla pandemia, un album in solitaria, il batterista Freddie Allen inizia a cercare un interprete soddisfacente per il set di brani sfornato. Si ritrova, sempre più spesso, a pensare al compagno di scuola Alex Falk, con il quale aveva condiviso il medesimo sogno: fare parte di una band capace di infiammare l’audience, con esibizioni dal vivo spettacolari e mozzafiato. Alex, che, nel frattempo, non ha rinunciato alle proprie aspirazioni, accetta di buon grado e i due iniziano a provare i pezzi. I risultati sono incoraggianti e vengono chiamati a completare la line up il bassista Robert Majd (Captain Black Beard, Metalite, Nighthawk) e il chitarrista Oscar Bromvall (Palace, Code Red).
I Fans Of the Dark sono pronti a mettersi in gioco ed escono allo scoperto, nello scorso mese di agosto, con il singolo “Escape from Hell”, che vanta la collaborazione di Ryan Roxie, chitarrista americano trapiantato a Stoccolma.
Il nome della band indica la predilezione per un filone letterario – cinematografico?
Non solo. Allo stesso tempo richiama la title track del nono album in studio della Vergine di Ferro, “Fear of the Dark”, anche per i caratteri molto simili al celebre font utilizzati nel logo. Le tematiche dei brani, e, per alcuni di essi, sonorità e durata, hanno più di un punto di contatto con quelle del gruppo di Dickinson e soci. In ogni caso, è bene chiarirlo, i Fans Of The Dark non possono essere relegati nel ruolo di band derivativa degli Iron Maiden.
La miscela di heavy metal e rock melodico proposta risulta, infatti, dotata di fascino e particolarità, grazie alla voce soul, calda e coinvolgente di Falk, che di primo acchito disorienta, ma che finisce per fornire di personalità e riconoscibilità ogni brano.
L’album apre con gli otto minuti di “The Ghost of Canterville”, racconto di Oscar Wilde, ideale iniziazione adolescenziale al genere fantastico/soprannaturale, grazie alla vena umoristica che ne stempera le tinte. Il brano è un mid tempo notturno, con evocativa e fascinosa linea di chitarra e, a metà, uno stacco retto da un tagliente riff heavy. Un pezzo che colpisce anche per qualità compositiva che, invece, registra una leggera flessione proprio con “Escape From Hell”, nonostante il contributo del chitarrista di Alice Cooper ed il chorus catchy. “The Running Man” è un altro brano capace di catturare pienamente l’attenzione, con un teso riff metallico, una linea di basso cavalcante che, nonostante sia posta in secondo piano, si riconosce essere decisamente nello stile di Steve Harris, e la voce di Falk capace di esprimere rabbia e urgenza.
“Dial Mom for Murder” è un pezzo intenso e partecipato, con riff e solo affilati, che richiama nel titolo un classico di Hitchcock (“Dial M for Murder”, in Italia “Delitto perfetto”, thriller avvincente e sadico che ha come protagonista assoluto la finzione) e ripropone, nella parte musicale, la tensione che caratterizza la pellicola. Il titolo del film è riportato sul cartellone del cinema (che dedica una serata al “Maestro del brivido”) illustrato sulla copertina dell’album, dove, in primo piano, si staglia una creatura mostruosa, frutto della metamorfosi che il dolore e l’isolamento del periodo pandemico ha prodotto.
“Life Kills”, “Rear Window” (“La finestra sul cortile”, altro celebre film di Hitch, anch’esso indicato in cartellone) che offre stacchi in puro stile heavy metal anni 80, e “The Foreigner” sono un esuberante, incalzante e robusto trittico AOR di prima qualità.
“Zombies in my Class” segna la fine del lavoro ed è una traccia articolata, a momenti struggente, in cui i Fans Of The Dark riescono a far convivere l’attitudine soul del cantante con una straripante energia hard rock.
Sarà interessante verificare, nel prossimo futuro, influenza ed apporto di Falk (che questa volta si è ritrovato ad interpretare un pacchetto di brani già pronto) nel processo compositivo. Obiettivo dichiarato della band è, infatti, quello di far uscire quanto prima altri album per allestire il live show, ad alto impatto visivo, sognato sui banchi di scuola.
In trepida attesa per le prossime uscite, godiamoci, per ora, questo “Fans Of The Dark” che permette alla band di superare brillantemente l’esame nella materia che più ci sta a cuore.
Il rock.