Recensione: Far Beyond the Stars

Di Luca Montini - 11 Novembre 2013 - 0:00
Far Beyond the Stars
Etichetta:
Genere:
Anno: 2013
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Giungono dalla lontana Aberdeen, città del granito, i giovanissimi Ascension con il loro debut album “Far Beyond the Stars”, promosso da Limb Music.
Quanto gli scozzesi siano davvero giovani non mi è dato sapere, ma ad una rapida visione del video ufficiale dell’opener “Somewhere Back in Time”, soprattutto dopo l’ascolto ripetuto dell’album, c’è davvero da stupirsi di come dei ragazzetti imberbi ed apparentemente inoffensivi riescano ad eseguire pezzi dal coefficiente tecnico tanto elevato ad alta velocità con grande naturalezza. Seppur autoparagonatisi ad “Helloween, Gamma Ray and Hammerfall” (cit.) sul loro sito ufficiale, le sonorità della band e le linee melodiche sono meglio incarnate dallo stile dei DragonForce. Assoli e ritmiche a velocità impossibili, voce dalle tonalità altissime, ritornelli molto catchy, tanti effetti sulle chitarre e tricks con la cara whammy bar.
Dalla convincente opener, la band ci spara contro una intro super-shred-speed per “Blackthorne”; lo stile è quello – doppio pedale e chitarre sempre in tiro, una spolverata di heavy e tonalità altissime del cantante con ritornelli immediati, come nella successiva “Reflected Life”. Tonalità vocali talmente alte talvolta addirittura da arrecare fastidio e chiedersi: “è davvero necessario spingere tanto?”.
Heavenly” ripete la solita solfa, in piena linea DragonForce, con un album che alla lunga di questo passo rischierebbe di rassomigliarsi un po’ troppo nelle sue parti e fluire come un unico brano velocissimo ed ininterrotto. Per fortuna il ritornello è decisamente scozzese, allegro e scanzonato. Tolte le architravi metalliche, le linee melodiche ricordano quasi i Sum 41.
Finalmente rallenta il tempo fugando le perplessità sulla monotonia qui sopra paventate: un po’ di varietà è offerta dal duello strumentale chitarre-tastiera di “Orb of the Moon” e dai due episodi acustici “Far Beyond the Stars” (breve e discreta titletrack) e la ballad “The Silver Tide”, brani non eccezionali ma decisamente utili per concedere un attimo di tregua all’ascoltatore tra una mitragliata di note e l’altra. Purtroppo sul lento la voce di Richard Carnie non ha lo stesso effetto dell’hi-speed, ma di tempo per migliorare ce n’è in abbondanza.
A forza di paragoni coi Dragonforce, dobbiamo arrivare alla lunghissima traccia numero dieci, “The Ascension (Avatar)”, per scorgere finalmente un “Far away” (gotcha!) nel ritornello che li iscrive ufficialmente nel genere musicale della band londinese capitanata da Herman “Pac-Man noise” Li. Un brano abbastanza vario dai riff heavy e dal solito ritornello altissimo (non a caso si chiamano e chiamano la track “Ascension”), tra assoli al fulmicotone, doppio intermezzo di pianoforte e di chitarra acustica; pezzo servito dalla titletrack in qualità di preludio.
L’ultimo brano dell’album è decisamente curioso, nonché interessante per una riflessione sulla (auto)promozione musicale nell’era di youtube. Gli Ascension “ascendono” infatti per la prima volta le classifiche di youtube con questa cover pubblicata nel 2009: ad oggi forte di quasi 500.000 visualizzazioni! Il brano originale, datato 1988, è la celebre “Listen to Your Heart” degli svedesi Roxette. Qui riproposta in versione power, decisamente riuscita. Palese esempio di kludge: soluzione geniale, efficace ma poco elegante e molto commerciale per raggiungere il risultato: la notorietà… oggi misurata in click. Ai lettori l’ardua sentenza: in questi casi il fine giustifica i mezzi?

Da una terra musicalmente un po’ povera per il power metal, gli scozzesi escono decisamente a testa alta, con un lavoro divertente, giovane (anche se non troppo originale) e spinto agli estremi in velocità e tecnica. Direzione: “Far Beyond the Stars”, appunto. Se non potete sopportare i DragonForce ed il loro stile giocoso ai limiti dell’autoparodia statene assolutamente alla larga… in caso contrario l’ascolto è più che d’obbligo: passerete di certo un’ora di montagne russe e fuochi d’artificio!

Luca “Montsteen” Montini

… discutine nel topic relativo agli Ascension!

Ultimi album di Ascension (EN)