Recensione: Fear And Innocence

Di Fabio Vellata - 8 Marzo 2009 - 0:00
Fear And Innocence
Band: Lost Weekend
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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71

Quello dei Lost Weekend è un nome di discreta affidabilità all’interno del panorama hard rock europeo. Dopo aver avuto rapporti con alcune delle più importanti label specializzate nel settore, il gruppo britannico ha siglato sul finire del 2008 un contratto con l’esperta e solida Escape records, etichetta che si è resa responsabile della release di “Fear And Innocence”, quinto capitolo nella discografia della band.

Chi già possiede un minimo di confidenza con i trascorsi dei cinque inglesi, non sarà di certo stupito nel sentir descrivere quelli che sono i riferimenti principali, al solito, prescelti nella stesura delle composizioni.
In parecchie circostanze, vicini ai MSG, in qualche raro frangente affini ai Thin Lizzy ma soprattutto, una massiccia incidenza degli UFO (merito anche della voce del singer Paul Uttley, simile a quella del buon Phil Moog), è quanto rilevabile con estrema facilità all’interno dei vari brani, ancorati come sempre ad un rock blues dai rari fuochi pirotecnici ma dalla discreta sostanza.

Una produzione molto professionale e ben bilanciata, merito del navigato Martin Kronlund, consente ai pezzi una resa d’indubbia efficacia, sebbene in nessun caso si possa parlare di songwriting eccelso o sopra le righe né tanto meno, di capolavoro o disco imperdibile.

Da sottolineare ad ogni buon conto, come le canzoni, riescano a crescere sensibilmente con l’aggiungersi di nuovi ascolti e con una maggiore dimestichezza, offrendo così sensazioni positive ed un’approvazione sincera nei confronti di un album schietto e dal sapore genuino.
In questa ottica, non è pertanto troppo difficoltoso apprezzare la consistenza di “Only The Strong Survive” e “Another Lonely Nights in Tears”, così come la buona verve ed il ritmo di “A Little Older With Style”, “Back Street Living” e dell’iniziale “The Eagle”, canzoni che mettono sul piatto un interessante corredo d’energia, qualche linea melodica dal sapore piacevolmente retrò ed una coesione che, grazie a meccanismi ormai collaudati e sicuri, non tarda a manifestarsi appieno.

Facilmente descrivibile, come accaduto e riporato da più parti, come il miglior episodio in carriera, per il gruppo inglese è con tutta probabilità ideale una definizione che gli stessi Paul Uttely e Dave Thompson, principali responsabili del progetto, suggeriscono tramite il titolo di una delle loro nuove tracce.
“A Little Older With Style – un po’ attempato ma con stile”. Ovvero, un genere, un mix, una formula, forse un po’ antica ma tutto sommato sempre fornita di stile ed interesse.

Un disco, per farla breve, che non sorprende e non incanta, ma con ottimo mestiere e notevole professionalità sa rivelarsi interessante e discretamente riuscito e potrà essere, qualora capitasse sul vostro cammino e foste amanti del genere, un ascolto per nulla sgradevole o privo di risvolti di buon valore.

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Tracklist:

01. The Eagle
02. Life With The Lid Taken Off
03. A Little Older With Style
04. A Face Of An Angel
05. Father And Son
06. Back Street Living
07. Another Lonely Nights In Tears
08. Hearts And Minds
09. Find My Own Way
10. Only The Strong Survive
11. Stone Hearted Woman

Line Up:

Paul Uttley – Voce
Dave Thompson – Chitarra
Paul Surrall – Chitarra
Robin Patchett – Basso
Jack Himsworth – Batteria

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