Recensione: Find Your Own Way Home

Di Mauro Gelsomini - 9 Aprile 2008 - 0:00
Find Your Own Way Home
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Anno: 2008
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90

I REO Speedwagon tornano dopo ben undici anni con un nuovo studio album, dopo “Building The Bridge”, per riconfermarsi come baluardo del pomp prog, alla stregua degli Styx, con cui spesso si sono trovati a condividere palchi e successi discografici.

Inizialmente annunciato con il titolo “Everyone Loves An Happy Ending”, il nuovo album è probabilmente il più hard della carriera degli Speedwagon, e allo stesso tempo decisamente vario, i cui punti di forza sono, oltre al songwriting ispiratissimo di Kevin Cronin, alla forma smagliante delle sue appassionate vocals.
Si parte con due brani decisamente Adult-oriented, come “Smilin’ In The End” e “Find Your Own Way Home”, ammodernati nel sound e nell’esecuzione: la titletrack è una power ballad in classico REO style, e dalle liriche (neanche troppo) velatamente malinconiche. Siamo ancora al secondo brano ma già si sogna ad occhi aperti, giusto il tempo che arrivi “I Needed To Fall”, la prima super-bomba, un singolone d’altri tempi, dal refrain memorabile e trascinante. E’ tanto che non mi capita di dirlo, ma si tratta di quelle song che da sole valgono il prezzo del disco…
Senza nulla togliere alle altre, d’altronde, perché i nostri hanno il coraggio di non giocarsi un filler dopo un highlight di queste dimensioni, bensì un altro sing-along chorus, con “Dangerous Combinations”, scritta in collaborazione con il maestro Jim Peterik, che affronta un tema particolare come l’effetto dell’alcool sul cervello umano… E in un’atmosfera tipicamente country riecheggiano bellissime le avvisaglie dei primi versi:

I’ve been thinkin’ too much
I’ve been drinkin’ to much
Oh and thinkin’ and drinkin’ for me is a dangerous combination

If we’re gonna turn back, better turn back now
I’d say no, but I don’t know how
Girl I really should be leaving
But that’s another conversation

Dal punto di vista concettuale, il perno lirico dei brani è – manco a dirlo – l’amore, vissuto in maniera decisamente matura, a volte nostalgica, a volte malinconica, con un sound che, lo ripetiamo, riesce ad essere il più hard di sempre.

La girandola di sperimentazioni prosegue con “Lost On The Road Of Love”, dal groove blueseggiante e con un coro gospel; “Another Lifetime” e “Run Away Baby”, che riprendono il rock dei primi tre brani; “Everything You Feel”, ballad progressiva per un altro singolo strappaconsensi.
Si chiude con lo splendido blues elettrico di “Born To Love You”, cantata dalla voce baritonale del bassista Bruce Hall.

Nonostante l’attesa, nostante la paura di non avere tra le mani un nuovo capitolo della saga REO Speedwagon, non credo di parlare in preda all’entusiasmo se affermo che questo è un pezzo da novanta, senza se e senza ma, da acquistare ad occhi chiusi. E’ già un classico.

Tracklist:

1. Smilin’ In The End

2. Find Your Own Way Home

3. I Needed To Fall

4. Dangerous Combination

5. Lost On The Road Of Love

6. Another Lifetime

7. Run Away Baby

8. Everything You Feel

9. Born To Love You

10. Let Me Love You

11. Take It On The Run (Bonus Track)

12. Smilin In The End (Bonus Track)

13. I Needed To Fall (Bonus Track)

14. Ridin The Storm Out (Bonus Track)

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